Il liquore Elixir Falernum riemerge da Sinuessa, la misteriosa città sommersa

Il liquore Elixir Falernum riemerge da Sinuessa, la misteriosa città sommersa
di Marilù Musto
Venerdì 15 Luglio 2022, 16:11 - Ultimo agg. 16 Luglio, 15:46
3 Minuti di Lettura

La storia vinicola ha molte iniziative spettacolari e pionieristiche in materia enologica, ma l’impresa di Andrea Petrone le batte tutte. «Piantare» 370 bottiglie di liquore in fondo al mare, farle stare un anno fra le rovine della vecchia città pre-romana Sinuessa, tirarle su un anno dopo e scoprire che l’affinamento subacqueo è andato a buon fine. La bontà di questa operazione ha un nome: è il liquore Elixir Falernum, unico nel suo genere.

Mondragone è la sua patria perché un albero va tanto più in alto quanto più profonde sono le sue radici. E questo totem impone un atteggiamento più che un comandamento per i Petrone. Assaggiarlo è come bere una essenza di lunga vita: non lo dimentichi. Elixir Falernum è, infatti, il primo liquore al mondo sottoposto ad affinamento underwater.

A far da contorno c’è la magica Sinuessa, ancora inesplorata, l’Atlantide casertana sommersa che non c’è più, ma ci sono i suoi resti.

Fondata nel 296 a.C. è poi sprofondata sotto il livello del mare. Di lei, ci resta una splendida Venere custodita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Video

L’esperimento della distilleria Petrone è degna di un romanzo fantastico in stile Ventimila leghe sotto i mari, ma in questa storia il Nautilus erano due sub in carne e ossa che si sono immersi a 11 metri di profondità, Enzo ed Emiliano. «È sempre un’emozione immergersi, il fondale non è mai lo stesso», dicono. E infatti, le sorprese non mancano: «Dentro la gabbia ci era finita anche un’ostrica», spiega sorridente Andrea Petrone, il capitano Nemo che ha guidato l’operazione su una piattaforma in mezzo al mare. Finisce qui? Nemmeno per sogno. Se dopo un anno e sette giorni di permanenza sui fondali marini delle 370 bottiglie di Elixir Falernum non sono bastati, ora il liquore sarà oggetto di studio da parte delle Università di Napoli e Palermo che valuteranno gli effetti prodotti da 12 mesi di affinamento subacqueo.

 

Promotrice dell’esperimento è stata l’Antica Distilleria Petrone, nata nel 1858 e ora giunta alla quinta generazione col giovane manager Andrea Petrone. Il liquore prescelto per questo esperimento, non a caso, è stato l’Elixir Falernum, a base di frutti di bosco e brandy invecchiato 3 anni, il cui nome si ispira al celebre vino apprezzatissimo in epoca romana che veniva prodotto nell’Ager Falernus e proprio dal porto di Sinuessa raggiungeva l’intero Impero. Per le valutazioni scientifiche sulla scelta del luogo in cui posizionare le bottiglie, la distilleria si è avvalsa della collaborazione dell’associazione Arma Aeronautica-Sezione di Caserta. Parte del ricavato della vendita delle esclusive bottiglie sarà impiegato per realizzare un’area verde per bambini con giostrine a Mondragone.

© RIPRODUZIONE RISERVATA