Ucraina e Russia, a che punto siamo della guerra? Pace lontana e gli scenari. Putin, la ritirata sarebbe una sconfitta inaccettabile

di Vittorio Sabadin
Venerdì 24 Febbraio 2023, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 12:02 | 1 Minuto di Lettura

Il pantano senza fine

La pressione esterna sulla Russia, secondo Kateryna Pishchikova, ricercatrice dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, è un'arma a doppio taglio: può convincere il Cremlino a negoziare quanto può aumentare la posta in gioco e la volontà di Putin di impiegare tattiche più violente. «Se il Cremlino giudica un'ulteriore escalation troppo costosa, potrebbe vedere più benefici in un pantano prolungato che in un accordo di pace negoziato».

Bombardando da lontano, Putin ha causato secondo stime dell'Onu circa 18.000 vittime civili, ha danneggiato il 40% delle abitazioni e il 50% delle infrastrutture energetiche e ha costretto circa 16 milioni di ucraini a lasciare le loro case. La distruzione degli impianti industriali e i combattimenti hanno prodotto livelli disastrosi di inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria. Putin può continuare così e fare anche lui, come diceva Tacito, un deserto che verrà chiamato pace.

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