Le indagini
A maggio scorso il giudice per le indagini preliminari dell’Aquila aveva affidato l'incarico del nuovo esame autoptico e delegato al Ris di Roma di simulare la scena della morte della donna e quella del successivo ritrovamento del corpo, scoperto dal marito e dal figlio. La riapertura delle indagini intanto ha già portato all'iscrizione sul registro degli indagati di sei persone, tra le quali il marito della donna, l'avvocato Lorenzo Ruggeri, per il quale si ipotizzano i maltrattamenti, il medico legale che eseguì la prima autopsia e quattro funzionari delle forze dell’ordine (due poliziotti, un carabiniere e un finanziere), che sono accusati, a vario titolo, di depistaggio, falsa perizia, violazione del segreto istruttorio e omissione di atti d’ufficio.
Già nell'immediatezza dei fatti la procura aveva indagato nell'ambito familiare per maltrattamenti e istigazione al suicidio, ipotesi, quest’ultima, poi archiviata.