Moldavia e Transnistria, la paura della guerra di Putin: perché Chisinau chiede aiuto alla Francia

di Stefania Piras
Venerdì 8 Marzo 2024, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 15:33 | 2 Minuti di Lettura
Il caso Transnistria può travolgere la Moldavia? Perché Chisinau (che teme l'invasione russa) fa asse con la Francia

La Francia non vuole un'altra Ucraina e Macron ha rilanciato, nonostante le enormi polemiche la possibilità di inviare truppe a Kiev. Anche la Moldavia, che non fa né parte dell'Europa né della Nato, non vuole essere la prossima Ucraina, non vuole un'invasione della Russia. Macron e Sandu hanno firmato il 7 marzo un accordo di cooperazione a carattere difensivo che prevede l'invio di un rappresentante militare francese in Moldavia, Paese che sta registrando crescenti pressioni e tentativi di destabilizzazione da parte di Putin. L'accordo apre la strada all'addestramento delle forze armate del Paese. In Moldavia c'è una regione, la Transnistria, in cui diversi esponenti politici si sono dichiarati a favore di un'annessione russa. Il rumore, e la paura, della guerra alle porte dell'Europa, lì, si sentono fortissimi.

La Moldavia teme un'invasione russa, cosa prevede l'accordo con la Francia

È un accordo che rinnova e sostituisce un altro, firmato nel 1998. Quello firmato ieri riguarda la politica di difesa, l'addestramento e la tecnologia dell'informazione. In un'intervista al quotidiano francese Le Monde la premier Sandu ha spiegato che la percezione di una possibile aggressione russa nell'est Europa non è fantascienza. «Molti hanno capito che Vladimir Putin non si fermerà. Dobbiamo muoverci più velocemente, trovare modi per essere più efficaci nel sostenere l'Ucraina e spiegare meglio la situazione ai nostri cittadini, perché se non lo facciamo ora, il costo sarà più alto per tutti», ha detto.

Nel settembre scorso, Francia e Moldavia hanno raggiunto un accordo iniziale sulla formazione del personale militare, su consultazioni regolari in materia di difesa e sulla condivisione di informazioni. Sandu ha affermato che Mosca intende minare la stabilità della Moldavia e allontanare il Paese dell'Europa sud-orientale dal suo percorso di integrazione europea in vista delle elezioni presidenziali e del referendum sull'adesione all'Unione Europea. Con Sandu al timone, la Moldavia neutrale ha condannato l'invasione della vicina Ucraina da parte della Russia e ha rafforzato i legami con la Romania, membro dell'UE e della NATO, con cui la Moldavia condivide lingua e storia. Un rapporto del Servizio di Sicurezza e Intelligence (SIS) moldavo ha lanciato un duro avvertimento sui piani della Russia per far deragliare gli sforzi della Moldova di scrollarsi di dosso l'influenza decennale di Mosca e avvicinarsi all'Occidente.

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