Test di Medicina, ecco come cambiano: due date fisse e 60 quesiti a risposta multipla in 100 minuti

L'ufficialità delle prove con un decreto della ministra Anna Maria Bernini. Nel 2025 arriverà la riforma complessiva

Test di Medicina, come cambia: due le date fisse Sessanta quesiti a risposta multipla in 100 minuti
Test di Medicina, come cambia: due le date fisse Sessanta quesiti a risposta multipla in 100 minuti
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 17:29 - Ultimo agg. 18:55
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Cambia il test di Medicina: via i Tolc-Med gestitit dal consorzio Cisia, si torna al caro vecchio test cartaceo nazionale. La versione sarà però, anche in questo caso, rinnovata: sono previste due date fisse (con ogni probabilità la prima entro aprile e la seconda a luglio) e non più una come invece era fino a due anni fa. I quesiti saranno 60 a risposta multipla: 4 di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; 5 di ragionamento logico e problemi; 23 di biologia; 15 di chimica e 13 di fisica e matematica. L'ufficialità delle prove arriverà con un decreto della ministra Anna Maria Bernini. 

La novità della banca dati

Il Cisia, Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso, fornirà una banca dati di 3.500 quesiti per aprile e altrettanti per luglio.

Potranno partecipare gli studenti del quinto anno di liceo. Il sistema varrà per il 2024 mentre per il 2025 è in programma una riforma più complessiva. E di questo ha parlato la ministra Bernini. 

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Bernini: «Ora riforma organica»

«Accesso a Medicina, si cambia. Stiamo lavorando a una riforma organica che apra l'accesso con effetti positivi e stabili nel tempo, continuando a garantire la qualità dell'offerta formativa - ha detto Anna Maria Bernini, intervenuta stamane in Commissione Istruzione del Senato dove è terminata la discussione generale sui disegni di legge sul superamento del numero chiuso in Medicina -. Il nostro obiettivo è fornire agli studenti e alle studentesse la possibilità di coltivare il proprio sogno e la propria vocazione a parità di condizioni. Ho condiviso queste e tante altre riflessioni con i senatori della commissione Istruzione che ringrazio per il grande lavoro e per l'ascolto». 

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