La grinta di Claudia Cardinale:
«Sono sempre una ragazza ribelle»

La grinta di Claudia Cardinale: «Sono sempre una ragazza ribelle»
Martedì 16 Maggio 2017, 16:31
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Lungo la Senna, «in questi giorni, dovunque mi giri vedo poster con la mia immagine, è incredibile». Lo dice, con una contagiosa solarità, Claudia Cardinale, al telefono da Parigi con l'Ansa. L'attrice, alla vigilia della partenza per Cannes, dove viene celebrata con il poster della 70esima edizione, in autunno tornerà a teatro, a 10 anni dalla sua performance in Zoo di vetro. Inizierà infatti presto le prove de La strana coppia, la commedia di Neil Simon, già diventata più volte film e serie tv. Il debutto sarà il 5 ottobre al teatro Augusteo di Napoli, cui seguirà una tournée, fino ad aprile nelle principali città italiane (Roma, Cagliari, Venezia, Milano, Genova, Torino, Bologna, Firenze, Napoli).

Lo spettacolo è nato con Pasquale Squitieri, scomparso a febbraio (a dirigerlo sarà, tramite gli appunti di regia del cineasta, il suo aiuto regista prediletto, Antonio Mastellone) e come coprotagonista ci sarà la vedova del regista, Ottavia Fusco: «è nato tutto tra noi due, le voglio molto bene, è la prima volta che lavoriamo insieme e ne sono molto felice» spiega Claudia Cardinale. Quando si chiede alla star più antidiva del cinema italiano, e non solo, se si consideri sempre una ribelle, risponde con entusiasmo: «Certo, anche la mia storia d'amore con Pasquale è stata una ribellione a ciò che avevo intorno. Per me è stata una liberazione, lui è stato l'unico uomo della mia vita. Negli anni non sono cambiata, mia madre mi diceva che non mi si vedono le rughe perché rido sempre». Il sì a La strana coppia l'ha detto «prima per la voglia di lavorare di nuovo con Pasquale (che oltre ai tanti film, in teatro l'aveva già diretta in Come tu mi vuoi di Pirandello, ndr) e poi per la volontà di portare a termine il suo lavoro». L'idea di questo testo «nasce da una voglia di leggerezza, di fare insieme una commedia, dopo aver interpretato per lui drammi sui temi molto duri, come mafia e camorra, sin da I guappi».

Tutto ciò nonostante l'attrice viva «una relazione strana con il teatro, mi ha sempre fatto paura, tanto che ogni sera per lo spettacolo arrivavo almeno due ore prima. È bellissimo però il rapporto che si crea con la gente». Ora torna a Cannes da immagine icona del festival: «Ci sono stata tante volte, anche da giovanissima, ma il ricordo più forte è quello del Gattopardo (che nel 1963 vinse la Palma d'oro, ndr). Passeggiavo sulla spiaggia e ho visto arrivare un gattopardo vero portato da un uomo del circo, per le foto. Ho iniziato ad accarezzarlo e Luchino mi ripeteva di smetterla di trattarlo come un gatto». Cosa consiglierebbe a una giovane attrice che vive per la prima volta l'emozione della Croisette? «Innanzitutto di essere molto forte dentro e di essere se stessa. Ma anche di prepararsi, non è facile salire quelle scale a Cannes, circondata dai fotografi». Sempre in viaggio, Claudia Cardinale ha in cantiere tanti nuovi film, in Italia e all'estero: è uscito da poco Una gita a Roma di Karin Proia ed è pronto Niente di Serio di Laszlo Barbo.

«Ultimamente lavoro molto con giovani al primo film. Amo poterli aiutare, soprattutto in Italia, dove a differenza della Francia non vengono abbastanza sostenuti». È contenta infine per il risultato delle elezioni in Francia: «Emmanuel Macron mi piace molto e sono felicissima soprattutto non abbia vinto l'estrema destra. Lui è un uomo giovane, 39 anni, rappresenta una grande novità. L'ho conosciuto insieme a sua moglie. Mi piacciono molto entrambi. Lui è un uomo molto gentile e carino. Mi ha anche detto di essere un fan dei film western e di amare quelli che ho interpretato io».
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