Rileggere l’antico testamento, tradurlo in napoletano, e poi scegliere 15 brani e renderne canzoni tre. Per beneficenza. È la sintesi del progetto HÈSED, con il Patrocinio del Comune di Napoli, ideato da Don Pasquale Di Giglio e nato dal desiderio di incontrare la Parola di Dio in maniera giovane e fresca in un contesto, quello attuale, dove “le troppe parole che leggiamo o ascoltiamo, rischiano di rimanere vuote perché non legate ad una concreta esperienza di vita”. Oggi il lancio ufficiale dell’iniziativa su tutti i digital per sostenere la Caritas Inter Parrocchiale: i proventi saranno, infatti, devoluti in beneficenza all’Associazione “Caritas Inter Parrocchiale Don Pasquale Borredon”.
Obiettivo di un’idea che probabilmente è solo alla sua prima tappa, è quello di rendere viva la parola della chiesa. Si parte dalle parole del Papa «usciamo dalle chiese e raccontiamo qualcosa in più» e i tre testi raccontano, già 2.300 anni fa, un desiderio di uscire da qualcosa che ci sta stretto, dal superamento di un qualcosa.
Tre gli artisti tutti gratuitamente coinvolti: Alessandro Romano, cantante, cantautore, autore e busker napoletano con il brano “Osea”; Joe Mallo, rapper napoletano co-autore della sigla ufficiale delle universiadi Napoli 2019 con il brano “Cantico dei Cantici”; Veronica Simioli, cantante del trio Sud58 Resident Band di Made in Sud, al suo esordio come cantautrice con il brano “Qoelet”. Ed è proprio Veronica a raccontare la straordinarietà di questa esperienza, tutta incentrata su un elemento in particolare: il tempo. Tutti i brani sono stati arrangiati da Stefano Gargiulo.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout