Sui digital store i brani del progetto Hèsed: la Bibbia cantata in napoletano per beneficenza

Il video della canzone tratta da un brano della Bibbia
Il video della canzone tratta da un brano della Bibbia
di Nunzia Marciano
Venerdì 28 Maggio 2021, 10:31 - Ultimo agg. 11:18
2 Minuti di Lettura

Rileggere l’antico testamento, tradurlo in napoletano, e poi scegliere 15 brani e renderne canzoni tre. Per beneficenza. È la sintesi del progetto HÈSED, con il Patrocinio del Comune di Napoli, ideato da Don Pasquale Di Giglio e nato dal desiderio di incontrare la Parola di Dio in maniera giovane e fresca in un contesto, quello attuale, dove “le troppe parole che leggiamo o ascoltiamo, rischiano di rimanere vuote perché non legate ad una concreta esperienza di vita”. Oggi il lancio ufficiale dell’iniziativa su tutti i digital per sostenere la Caritas Inter Parrocchiale: i proventi saranno, infatti, devoluti in beneficenza all’Associazione “Caritas Inter Parrocchiale Don Pasquale Borredon”. 

Obiettivo di un’idea che probabilmente è solo alla sua prima tappa, è quello di rendere viva la parola della chiesa. Si parte dalle parole del Papa «usciamo dalle chiese e raccontiamo qualcosa in più» e i tre testi raccontano, già 2.300 anni fa, un desiderio di uscire da qualcosa che ci sta stretto, dal superamento di un qualcosa.

E poi, ebraico e napoletano non sono così lontani, anzi.

Video

Tre gli artisti tutti gratuitamente coinvolti: Alessandro Romano, cantante, cantautore, autore e busker napoletano con il brano “Osea”; Joe Mallo, rapper napoletano co-autore della sigla ufficiale delle universiadi Napoli 2019 con il brano “Cantico dei Cantici”; Veronica Simioli, cantante del trio Sud58 Resident Band di Made in Sud, al suo esordio come cantautrice con il brano “Qoelet”. Ed è proprio Veronica a raccontare la straordinarietà di questa esperienza, tutta incentrata su un elemento in particolare: il tempo. Tutti i brani sono stati arrangiati da Stefano Gargiulo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA