Il Circo Massimo è un cuore che pulsa. È quello di sessantamila fratelli di una notte leggendaria. Sono dentro gli stessi selfie, dentro lo stesso coro, dentro gli stessi beat, quelli di un disco che ha terremotato le classifiche mondiali e italiane, entrando direttamente al top, e che ha già riscosso un successo planetario con 128 milioni di stream su Spotify, in sole 24 ore, diventando il miglior esordio dell’autore. E che ieri ha terremotato Roma.
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I FOLLOWER
È la notte di Utopia. Che ieri sera Travis Scott (performer, autore, produttore, influencer da 51 milioni di follower) ha regalato alla Capitale, nel primo show in assoluto dall’uscita dell’album, in anteprima mondiale.
LOCATION
Non esisteva location migliore per il concerto dei concerti, il Circo Massimo, a pochi giorni dall’uscita del suo primo film, Circus Maximus: viaggio surreale e psichedelico tra Nigeria e Pompei, “alla scoperta caleidoscopica dell’esperienza umana e del potere delle sonorità”, accompagnato dai 19 brani di Utopia. Che cosa sia l’utopia per il 32enne rapper statunitense non è chiaro neanche ascoltando i suoi pezzi. «Il modo per trasferire l’energia», dice criptico nel film. Ai fan, invece, ieri, era chiaro che cosa fosse un’utopia: stare sotto il palco, pogando e facendosi martellare dai banger del nuovo lavoro discografico che vanta 19 ospiti. Da Beyoncé a Pharrell Williams, da Kanye West a Bad Bunny e The Weeknd. Quarto disco del trenteduenne di Houston, offre uno Scott visionario, rendendo ancora più enigmatico il profilo di un artista, legato sentimentalmente a Kylie Jenner, star dell’azienda Kardashian, con cui ha avuto due figlie. Cresciuto sotto l’egida di Kanye West, Scott nel 2015 sforna Rodeo. E poi il volo a 360 gradi: scrive brani per la serie Game of Thrones, per il kolossal Tenet di Nolan e per le sfilate di Dior. E in attesa di realizzare il suo sogno (un musical per Broadway) si fa incoronare, con un vestito corazza, imperatore al Circo Massimo. Ciao Roma, con gli unici momenti soft Goosebumps e Telekinesis.