Recale: morto dopo il by pass, dolore e voglia di giustizia per Lorenzo

Continua l'inchiesta sui due decessi

I funerali di Lorenzo Riccio
I funerali di Lorenzo Riccio
di Claudio Lombardi
Domenica 12 Novembre 2023, 09:31 - Ultimo agg. 13 Novembre, 18:00
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 Sguardi smarriti, occhi lucidi, visi rigati. Erano in tanti nella chiesa di Santa Maria Assunta, a Recale, ai funerali di Lorenzo Riccio, il giostraio 41enne deceduto il 31 ottobre dopo un intervento di bypass gastrico eseguito all'ospedale "Fatebenefratelli" di Benevento, cui si era sottoposto per perdere peso; sul caso è in corso un'indagine della Procura, con due chirurghi indagati per omicidio colposo medico. Ieri pomeriggio, in tanti amici, parenti, semplici cittadini hanno voluto abbracciare la moglie Maria Vitale, i loro quattro figli, il padre Erminio, la madre Maria Piccolo, i fratelli Vincenzo e Diego e la sorella Raffaella. A stento le navate sono riuscite a contenere la folla; la commozione, quella no. «Sentiamo ancora i suoi passi - ha affermato il sacerdote Antonio Coscia durante l'omelia - Lorenzo è qui. È vero, è un momento difficile, dovremmo rimanere in silenzio e sperimentare la fragilità della vita, ma ci consola che egli oggi viva in Cristo».

Da Benevento, la salma era giunta a Recale intorno alle 13, il rito è iniziato due ore più tardi, in un'atmosfera di incredulità e dolore.

Il silenzio sul sagrato è stato infranto solo quando, all'uscita della chiesa, si sono levati al cielo la bara, portata a spalla dai fratelli, e una corona di palloncini bianchi e blu. A rompere gli applausi, le urla strazianti della madre: «Non doveva finire così!». Il feretro è stato, poi, trasportato al cimitero di Recale, dove ad attenderlo c'erano diversi giostrai, giunti con i loro tir a luci spente e listati a lutto. Sul corpo di Lorenzo, venerdì, nella sala mortuaria dell'ospedale "San Pio", è stata condotta l'autopsia, eseguita da Emilio D'Oro, medico legale nominato dalla Procura di Benevento, e da due consulenti tecnici, il chirurgo Vincenzo Neri e l'anatomopatologo Noè De Stefano. Per i familiari, assistiti dall'avvocata Ida Lanzone, erano presenti il medico legale Alfonso Maiellaro e il chirurgo bariatrico Maurizio Grillo; ora, i consulenti della Procura hanno 60 giorni per depositare la relazione.

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L'esame era un passaggio decisivo nella vicenda, perché contribuirà a fare chiarezza sulle cause del decesso e su eventuali errori commessi nella gestione operatoria e post-operatoria di Lorenzo. Sul fronte delle indagini, prosegue il lavoro del pubblico ministero Maria Dolores De Gaudio: al momento, risultano iscritti nel registro degli indagati Francesco Giuseppe Biondo, 67 anni di Avellino, ed Emilio Parente, 72 anni di Benevento, entrambi sospesi dal servizio, per i quali vale, naturalmente, la presunzione di innocenza. L'inchiesta, scattata in seguito alla denuncia della famiglia e condotta dalla squadra mobile di Benevento, potrebbe, tuttavia, allargarsi ad altri casi, oltre a quello del 35enne di Avella Francesco Estatico, e coinvolgere altre persone.

All'attenzione degli inquirenti sarebbe finito pure un gruppo privato su Facebook, con oltre 4mila e 500 iscritti, misteriosamente chiuso il 3 novembre, giorno della morte di Estatico. Il gruppo pare fosse gestito da un'ex paziente di uno degli indagati, creato allo scopo di "reclutare" nuovi pazienti esaltando i benefici, indubbi, della chirurgia bariatrica e degli interventi di bypass gastrico, ma minimizzandone, forse troppo, i rischi. 

 

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