Valery Gergiev torna al Ravello Fest
con l’Orchestra del Mariinsky

Valery Gergiev torna al Ravello Fest con l’Orchestra del Mariinsky
Lunedì 27 Luglio 2020, 20:49
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Quando a salire sul podio è Valery Gergiev l’aspettativa è sempre altissima come la certezza di assistere a concerti memorabili. Così è stato il 23 luglio 2005 quando lo Czar scese dal palco lasciando il Belvedere di Villa Rufolo per l’ultima volta, così è stato il 21 agosto 2018, data dell’ultima esibizione a Ravello e al Ravello Festival ma all’Auditorium Oscar Niemeyer, così fu nel 1997 quando diresse il Parsifal in forma di concerto con solista Placido Domingo.

Venendo al concerto in cartellone in questa edizione del Ravello Festival disegnata da Alessio Vlad, l’appuntamento con Gergiev e l’Orchestra Mariinsky è per mercoledì 29 luglio (ore 20.30).

Valery Gergiev, eclettico e precoce talento del podio – aveva 24 anni quando, nel 1977, vinse a Berlino il Premio Internazionale per la direzione d’orchestra “Herbert von Karajan” – originario di Vladikavkaz, in Ossezia, è figlio dalla grande scuola di Yuri Temirkanov, che lo volle nel ’78 come assistente al Teatro Kirov di Leningrado. Nel 1988 ne divenne Direttore principale. Nel 1992 il teatro, tempio della musica e del balletto mondiale, riprese la sua denominazione originale, Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Glorioso teatro dove Čajkovskij, Musorgskij, Rimskij-Korsakov, Borodin affidarono le prime esecuzioni dei loro capolavori; dove si sono esibiti i più famosi cantanti e ballerini della Russia, da Fëdor Šaljapin ai coniugi Figner, da Galina Ulanova a Rudolf Nureyev, dove è stato direttore del corpo di ballo, il celebre coreografo Marius Petipa.

L’Orchestra del Mariinsky sotto la guida di Gergiev si è distinta non solo nel repertorio operistico ma anche in grandi integrali dedicati, per esempio, alle sinfonie e ai concerti per pianoforte di Prokofiev.

Gergiev nel programma scelto per Ravello eseguirà la Sinfonia n.1 op.25 in Re maggiore, “La classica” del genio russo per poi spaziare dall’Ouverture della Cenerentola di Gioachino Rossini, pagina che sicuramente predispone alla gioia dell’ascolto a le Prélude a l’après-midi d’un faune di Claude Debussy passando per l’omaggio all’Italia, con la IV Sinfonia in La Maggiore op.90 di Mendelssohn.
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