Pierluigi Pardo debutta su Rai 2: «Dentro le abitudini italiane con uno show made in Napoli»

Pierluigi Pardo debutta su Rai 2: «Dentro le abitudini italiane con uno show made in Napoli»
di Francesca Bellino
Giovedì 13 Ottobre 2022, 11:00
4 Minuti di Lettura

Il palinsesto di Raidue si arricchisce di un nuovo game show che indagherà le abitudini più stravaganti degli italiani. Si intitola «Ti sembra normale?» ed è condotto da Pierluigi Pardo, telecronista per Dazn delle principali partite di serie A, Champions e Europa League che sabato alle 14 debutterà nell'inedita veste di conduttore non sportivo dal centro di produzione Rai di Napoli. Con lui in studio ci sarà Alessandra Ghisleri, direttrice di EuroMedia Research, che realizzerà i sondaggi al centro della sfida in esclusiva per il programma prodotto dalla direzione intrattenimento day time con Stand by Me. 

Pierluigi Pardo, come è cominciata questa avventura?
«Sono stato sensibile al fascino della chiamata della Rai.

Sarà un'aggiunta alla mia attività da telecronista per Dazn che mi intriga molto. È un format leggero, un adattamento del format internazionale Are you normal?. Ovviamente gioco fuori casa essendo abituato ai talk notturni, ma è un'opportunità per misurarmi con qualcosa di diverso. La telecronaca resta la coperta di Linus, quello che farei tutti i giorni».

Che tipo di abitudini andrete a indagare?
«Cose frivole, apparentemente banali, ma che raccontano le abitudini di noi italiani. Per esempio: Ti sembra normale chiedere la password del cellulare a un amico? Ti sembra normale dire che sei laureato se non lo sei? Ti sembra normale spiare il partner? Ti sembra normale rubare un asciugamano dall'hotel? Ti sembra normale avere un figlio preferito? Il pretesto è giocoso, ma si capiranno molte cose anche non piacevoli».

Ha trovato elementi in comune con la telecronaca?
«C'è l'elemento della competizione e poi liturgie, tempistiche, tecniche, completamente diverse. Mi butto nella liturgia del game con sana inesperienza».

Si è scusato con Mediaset attraverso un video su Instagram e una lettera all'azienda per non aver firmato il contratto di esclusiva l'anno scorso. Perché ora?
«Per un fatto di trasparenza e di onestà intellettuale. Ho voluto rendere pubblico tutto questo e, al tempo stesso, testimoniare che lo scorso anno non c'era il clima per fare un post e dirlo in maniera esplicita. Ho scritto una lettera di scuse per non aver firmato il contratto di esclusiva che mi era stato proposto e per il quale mi ero impegnato. Ma ho cambiato idea quando mi sono reso conto che non c'era quella deroga, presente nelle tre stagioni precedenti, per poter fare la telecronaca di una partita settimanale di campionato su Dazn».

È orgoglioso di lavorare in Rai?
«Sì e sono felice di farlo dal centro produzione di Napoli. Quando mi è stato chiesto se avevo preferenze sulle sedi, ho indicato quello. Ci passo sempre davanti quando vado allo stadio Diego Armando Maradona. È stato bello scoprire che dentro era nato l'Archivio storico della canzone napoletana. La Rai è per tutti una grande azienda culturale. Nei suoi corridoi si respira la storia della tv italiana. Nel programma ci saranno anche delle pillole provenienti dalle Teche Rai. Nella prima puntata vedremo sketch con Vianello-Mondaini, Ugo Tognazzi e Gino Bramieri che spiega come risparmiare le camicie».

Altre anticipazioni sulla prima puntata di sabato?
«Avrò due concorrenti speciali, Angela Rafanelli e Ciro Ferrara. E nel panel c'è il caratterista napoletano Ciotola». 

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