Rai, palinsesti nuovi da Drusilla a Caterina Balivo e Nek: così la Rai cerca il rinnovamento

Rai, palinsesti nuovi da Drusilla a Caterina Balivo e Nek: così la Rai cerca il rinnovamento
di Francesca Bellino
Mercoledì 1 Giugno 2022, 10:02
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L'estate porta aria di cambiamento in casa Rai. Contenuti meno prevedibili, volti freschi e un modello industriale strutturato per generi e non per reti sono gli ingredienti principali della trasformazione annunciata da Stefano Coletta, nominato direttore dell'Intrattenimento del prime time Rai: Viale Mazzini non procederà più per reti, ma per aree tematiche. «Il primo obiettivo è illuminare Raidue», ha detto Coletta, «sul secondo canale c'è da fare un grande lavoro. Non solo intercettare i giovani, ma avere una lettura plurima dei fatti, essere politically scorrect, irriverenti, e portare la freschezza di nuovi volti. Abbiamo tutti i titoli per creare una squadra effervescente».

La prima stella della squadra è Drusilla Foer che apre le novità del palinsesto estivo conducendo «Drusilla e l'almanacco del giorno dopo», mezz'ora di trasmissione che rivisita lo storico programma della Rai in onda dal 6 giugno tutti i giorni alle 19.50 su Raidue. «L'almanacco è una trasmissione iconica che per la mia generazione ha rappresentato tantissimo. Durava solo 7 minuti, noi ne abbiamo 30», spiega l'alter ego di Gianluca Gori: «All'epoca c'era un'Italia che aveva bisogno di essere informata, oggi è diverso, c'è il web.

A noi tocca intrattenere, informare e far riflettere. Offriremo rubriche fisse, qualche cantatina la voglio fare e poi ci sarà un ospite di eccezione, Topo Gigio. Con lui avrò momenti di tenerezza. Certo, andiamo in onda in uno spazio orario un po' speciale, tra una doccia e un apericena. Ma sono grato per questa occasione. Lavoreremo con coraggio e incoscienza». 

La seconda sfida è «Dalla strada al palco», trasmissione condotta da Nek e dedicata al mondo degli artisti di strada in onda dal 28 giugno in prima serata su Raidue: «Non siamo partiti dall'idea di cercare i nuovi Måneskin», assicura il cantante, «e il programma non è un talent, ma ci interessa far conoscere questo mondo e celebrare l'arte in generale, non solo la musica. Anche io ho iniziato suonando nelle piazze alle sagre di paese. Lì si incontra il pubblico più atroce. Se non gli piaci te lo fa sapere. Sta nell'artista saper catalizzare l'attenzione. Insieme a me ci sarà il passante importante, un ospite con il quale condividerò le emozioni di scoperta delle storie».

L'estate segna anche il ritorno alla conduzione di Caterina Balivo che sarà al timone di «Help. Ho un dubbio», programma che aiuterà le persone a prendere decisioni su piccoli e grandi dilemmi della vita in onda il 28 e 29 luglio e poi ogni giovedì in seconda serata, sempre su Raidue. «Sarà il pubblico in studio ad aiutare i protagonisti a prendere decisioni», commenta la conduttrice che guiderà anche un altro esperimento innovativo, il dating show «Chi vuole sposare mia mamma?», presto in onda su Tv8: «Mi piacciono i programmi in cui le persone comuni sono protagoniste. Ho cominciato nel 2005 a fare tv con persone che si raccontavano e questo mondo mi è molto mancato. Ma sono felice della mia scelta di non condurre più un programma giornaliero. Su questo non ho dubbi». Mentre di dubbi ne hanno tanti i protagonisti di «Help»: «Quali? Di tutto, da farsi o meno un tatuaggio, al cominciare un corso di cucina in età di pensionamento quando tutta la famiglia è contro, fino a prendere la difficile decisione di tornare nel paese di provenienza in Africa solo perché la moglie italiana vuole portarci i tre figli», racconta la conduttrice precisando che sono maggiormente gli uomini a chiedere aiuto alla tv. I suoi dilemmi? «Lasciare i capelli lunghi o tagliarli? Fare una vacanza all'estero o restare nella confort zone di Capri?».

Un'altra novità in arrivo è «Sex»: condotto da Angela Rafanelli dal 5 agosto al 9 settembre su Raitre in seconda serata: «Non è un programma innovativo, ma necessario. Bisogna parlare di sessualità con normalità, trovare il tono giusto. La Rai è il posto giusto e faremo una cosa giusta e equilibrata. Vogliamo essere seri e non seriosi, ci saranno tanti colori: il bello della vita è la diversità e non deve farci paura. Alla base di fenomeni come femminicidi e bullismo c'è mancanza di conoscenza. La nostra è la volontà di fare una fotografia sul presente in maniera leggera. Abbiamo bisogno di non avere più paura». 

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Stefano Coletta lascerà la direzione di Raiuno per il nuovo incarico sabato ma sta già festeggiando il periodo d'oro vissuto nonostante le difficoltà causate dalla pandemia: «La rete ammiraglia chiude il periodo di garanzia a +1,5% in prima serata e +1,2% nelle 24 ore», assicura, «abbiamo fatto il nostro lavoro, adesso si volta pagina e per i palinsesti autunnali si lavora solo sulla prima serata, tanto importante per il pubblico, per la Rai e gli investitori. Ora per me è Raidue la sfida più complicata. L'organizzazione per generi è un sovvertimento metodologico, un passaggio inedito per tutti noi. Il fatto di dover guardare a tre reti contemporaneamente richiede mille attenzioni e devi sapere quale identità dare al canale e armonizzarlo con gli altri. È un lavoro che ha molti rischi, va fatto con grande attenzione. Non ho mai avuto paura di sperimentare, sono stato attaccato in tutti i modi, ma mi prendo il merito di aver portato Raiuno a risultati che vanno oltre i numeri. Non si può continuare a fare sempre le stesse cose. Se una rete la mantieni monotematica a un certo punto crollerà da sola».

Tra le novità dell'autunno potrebbe esserci Alessia Marcuzzi, ma Coletta precisa: «Con lei è nato un dialogo fitto. Stiamo lavorando intorno a un'idea, ma non c'è al momento alcuna decisione». 

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