«Sia benvenuta la sosta, sono state sette partite in tre settimane molto impegnative e logoranti - ragiona -. Duvan lo abbiamo dovuto fermare qualche giorno per rifarlo allenare a parte: non è pronto. Speriamo lo sia per la Juve alla ripresa». La sbornia di coppa è già assorbita, assicura il Gasp: «Dobbiamo rientrare nel clima campionato. La sconfitta col Cagliari ha frenato il nostro slancio. La classifica non ci deve trarre in inganno: la Samp ha giocatori di valore, viene dalla vittoria di Ferrara». Aver fatto risultato contro Guardiola è comunque un motivo di vanto: «Per i giocatori aver fatto una partita di valore è stato importantissimo. Ci siamo levati un peso, anche se in casa avevamo fatto bene anche con lo Shakhtar.
C'è anche per la prestazione dei difensori. So che c'era Samuel a vedere Palomino per la nazionale». Pasalic è il giocatore del momento. «Un elemento di cui abbiamo estrema necessità, non solo un giocatore da grandi partite. La sua capacità di inserimento e di realizzazione sono caratteristiche alla Kurtic o alla Cristante. Abbiamo anche bisogno di filtro: lui lo sa fare, anche se con meno continuità di quando si inserisce». Uno sguardo anche al fresco ex di turno: «Rigoni è un ottimo calciatore, probabilmente non andava bene per l'Atalanta. L'allenatore è come un cuoco: a volte ha bisogno del sale e gli danno lo zucchero. Ha belle qualità e caratteristiche, con noi lo aveva dimostrato saltuariamente». Sull'avversario di turno, poche parole: «In un campionato dalla classifica cortissima qualunque squadra presenta insidie. Se la Samp è laggiù, qualche problema ce l'ha, ma sta cercando di risolverlo. Bisogna giocare al meglio, noi abbiamo energie da recuperare. Sulla carta è impegnativa e difficile per entrambe».