E questo lo rende fiducioso al di là delle assenze pesanti di Ribery e Chiesa («La sua caviglia destra domenica per le botte ricevute aveva un grosso ematoma e un 'bucò sul collo del piede, ciò nonostante ha voluto giocare lo stesso prima che decidessi di cambiarlo perché si vedeva che non stava bene» ha spiegato il tecnico) e malgrado le difficoltà della sfida con la Roma domani al Franchi, sempre speciale per lui dati i trascorsi giallorossi. «Per me non sarà mai una partita come le altre, ci ho lasciato una parte del cuore e della mia storia, è casa mia, ho vissuto tante gioie da giocatore ma anche tanti dolori da avversario, in campionato non l'ho mai battuta, speriamo di riuscirci anche meritando meno di altre volte».
I suoi pensieri sono tutti su questa gara che chiuderà un 2019 complicato per lui e il club viola, per questo Montella non si fa distrarre dalle voci di mercato che stanno accostando la Fiorentina a Florenzi e Kalinic. «Lasciamo stare i rumor, fortuna non faccio io il mercato.
Kalinic è un ottimo giocatore ma è vero che non si è lasciato bene con Firenze e i cavalli di ritorno non sembrano graditi da queste parti, cosa che riguarda pure me - ha sorriso -. Ora sono solo concentrato su questa sfida difficile, contro un avversario di spessore che gioca e si difende bene e un allenatore che ha saputo calarsi in fretta nel calcio italiano. In ogni caso contro le big la Fiorentina ha dimostrato finora di poter giocarsela alla pari». Capitolo formazione: in avanti, mancando Chiesa, possibile il tandem formato da Boateng e dal baby Vlahovic autore del gol contro l'Inter mentre a centrocampo potrebbe essere rilanciato Benassi date le non perfette condizioni di Badelj.