Lazio, Sarri: «Basta parlare di nuova e vecchia guardia. Ora voglio risposte sul campo»

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Lazio, Sarri: «Basta parlare di nuova e vecchia guardia. Ora voglio risposte sul campo»
Lazio, Sarri: «Basta parlare di nuova e vecchia guardia. Ora voglio risposte sul campo»
di Valerio Marcangeli
Lunedì 27 Novembre 2023, 14:29 - Ultimo agg. 16:00
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Alla viglia della sfida tra la Lazio e il Celtic Maurizio Sarri è tornato a parlare in conferenza stampa. Ecco come si è espresso il tecnico direttamente dalla sala stampa di Formello.

Può essere un bene tornare subito in campo? Che segnale si aspetta?

«Non voglio avere segnali ora, ma domani. Abbiamo perso una partita per mancanza di determinazione in maniera brutta quindi dobbiamo rispondere sul campo, non a parole».

A Salerno aveva invocato un intervento della società, c'è stato?

«Lo ha fatto il direttore in maniera bella tosta e di questo sono contento perché ce n'era bisogno.

Mi è piaciuto».

Sulla vecchia guardia...

«Ormai bisogna resettare, non c'è più vecchia guardia e nuova. I giocatori sono questi. Inutile parlare di tattica se siamo meno cattivi. Se non sei al livello degli avversari non c'è tattica che tenga».

Sta pensando di cambiare qualcosa per essere meno prevedibile?

«Questi sono luoghi comuni che non esistono, il Barcellona per dieci anni ha giocato allo stesso modo. Sono perlopiù discorsi da bar che non mi interessano».

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Notava che qualcosa non andava già dal ritiro?

«No. Dopo il ritiro è cambiato qualcosa, perché prima l'atmosfera era di ottimo livello».

Che impressione le ha dato il Celtic?

«Il Celtic ha buoni ritmi e intensità oltre che discrete qualità tecniche. Non ci dobbiamo neanche illudere per i risultati negativi in trasferta perché loro erano in inferiorità numerica. Sarà una partita complicata».

In un momento così quale può essere la soluzione?

«Dobbiamo cercare di ricompattarci senza insistere sulle colpe di Salerno con la speranza che l'amosfera particolare che ci sarà ci dia qualcosa in più».

Sulla mentalità e sull'infermeria piena...

«La mentalità dipende da 2mila fattori, non solo dalle parole dell'allenatore. Molto probabilmente a livello ambientale qualcosa trasmette poco, non è semplice da spiegare. Se continuano a esserci certi problemi. Situazione infortunati? Zaccagni è fuori, come Romagnoli e Casale. Rovella sta meglio e oggi tireremo le somme».

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