Lettera di diffida dal presidente della Lazio Claudio Lotito al numero uno della Figc Gabriele Gravina, a quello della Lega Dal Pino e ai componenti del Consiglio Federale: il patron biancoceleste vuole il reintegro immediato dopo che giovedì scorso si era presentato ed era stato respinto perché la squalifica era ancora in vigore. Nella lettera Lotito invita «alla presa d'atto della decisione del collegio di garanzia presso il Coni» che cassa le sanzioni irrogate nei suoi confronti dalla corte federale di appello. «Questa vale - aggiunge - quale formale costituzione in mora per tutti danni». Alla lettera di Lotito è allegato un parere del professor Bruno Sassani, ordinario di Diritto processuale civile nell’Università di Roma “Tor Vergata”.
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La Figc: basta mistificazioni, Lotito colpevole. E lui controreplica
«Basta mistificazioni, la colpevolezza di Lotito è stata accertata»: lo dice all'ANSA una fonte qualificata della Federcalcio, dopo la lettera inviata dal presidente della Lazio, Claudio Lotito.
In attesa della nuova udienza della Corte Federale, fissata per il 19 ottobre, la Figc rispedisce al mittente anche l'intenzione persecutoria nei confronti di Lotito: «La sua colpevolezza è passata in giudicato, non ci sono regole fatte su misura, le regole valgono per tutti e si devono rispettare; non c'è alcun personalismo, al contrario è lo stesso Lotito a personalizzare per distogliere l'attenzione dalle sue responsabilità».
In serata, poi, è arrivata la controreplica del presidente della Lazio, affidata ai microfoni di Sportmediaset: «Io dico bugie? Le bugie le dice la Figc, io ho una sentenza dalla mia parte», ha detto Lotito nel botta e risposta.
Lotito respinto dalla Figc: le motivazioni
Giovedì scorso Lotito era arrivato nella sede della Figc credendo di poter partecipare al Consiglio vista la decisione del Collegio di garanzia di chiedere alla Corte federale d'appello una rivalutazione della sanzione sul caso tamponi. Per Gravina, però, questa non era sufficiente e per questo lo aveva fermato: secondo il presidente della Figc quella era un invito a rivalutare il caso e non una cancellazione della sentenza.