Tutti nella mischia, tutti collegati: alle ore 15, alla stessa ora di Cesena-Salernitana, la Juve Stabia può battere il Cittadella e la Cremonese può espugnare Carrara. Poi se la dea bendata vuole scialare, devono anche annullarsi a vicenda Frosinone e Mantova. Ma non può funzionare solo così per accorciare la classifica e per salvarsi: se la Salernitana ambisce davvero a restare in Serie B, deve diventare padrona del proprio destino e restituire gli schiaffi nell'accezione calcistica che negli ultimi tempi prende a propria volta e in pieno volto. Poi, nella migliore delle ipotesi, compensa con il secondo tempo giocato all'assalto, producendo i rimpianti di Carrara e il pareggio contro il Frosinone. Dunque il cerchio della rimonta si chiude, se i granata fanno il primo passo, se cominciano a macinare punti vincendo oggi a Cesena.
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In trasferta non accade dalla partita di Palermo: segnò Tello, che ritorna tra i convocati dopo cinque giornate di stop per squalifica e la sesta supplementare che Breda gli ha fatto scontare escludendolo dalla lista per Salernitana-Frosinone. Tello è uno dei nove centrocampisti a disposizione: sono tutti in lista, arruolabili. Poi Breda ha due attaccanti di ruolo, Cerri e Raimondo, e un trequartista che può adattare come seconda punta, Verde.Cesena-Salernitana, probabili formazioni: Corazza pronto a prendersi la maglia da titolare
Simy e Wlodarczyk sono stati di nuovo esclusi e la novità è che fa loro compagnia pure Braaf. Per la serie perdiamoci di vista. L'allenatore ha chiarito in conferenza: «È vero che in questo momento sto facendo una scelta che pende più dalla parte dei centrocampisti, ma è anche vero che molti di loro sono trequartisti o comunque giocatori più offensivi. Sto anche pensando di fare una scelta diversa in futuro, ma mi serve prima cristallizzare, consolidare».
La pericolosità offensiva in ogni caso non si misura solo con il numero di attaccanti che si schierano contemporaneamente. Per espugnare Cesena, serve tanto altro, bisogna cambiare marcia. Il primo marzo, da giocatore, un bolide di Breda su calcio di punizione contro il Padova all'Arechi al 47' permise alla Salernitana nel 1998 di sbloccare il risultato, staccandosi poi dal Venezia e portandosi sul +5. Oggi, dopo una settimana delicata ma anche di fiducia incassata tramite il ds Valentini, Breda può solo confidare che questo primo marzo coincida con il riscatto della squadra che non riesce ancora a far svoltare. «Se noi vogliamo - come dobbiamo - cambiare ruolino di marcia anche fuori casa, questa è una partita da affrontare cercando di conquistare più punti possibili. Forse è il momento opportuno di andarci a prendere qualcosa. Siccome dobbiamo subito cercare di farlo, Cesena è la prima tappa che capita sul nostro cammino e dobbiamo sfruttarla. Affrontiamo una squadra in salute, che ha entusiasmo, fiducia e che gioca in un bello stadio. Ha tanti giovani bravi ma ha anche punti deboli: nell'essere aggressiva talvolta si disunisce e perde campo».
Nei primi 15', faranno il tifo solo i supporter granata al seguito: gli ultras di casa hanno annunciato sciopero per un quarto d'ora, protestano per la decisione dell'Osservatorio che ha ritenuto a rischio la partita Brescia-Cesena, a dispetto del gemellaggio che lega le curve. Il dato della prevendita ospiti per la sfida di oggi al Manuzzi è di 526 biglietti. A proposito di tifosi e di allenamenti a porte aperte, Valentini nell'intervista concessa al Mattino aveva parlato di premio che i calciatori avrebbero dovuto meritare. Il giorno dopo, rispondendo ai tifosi del Centro Coordinamento, l'ad Milan ha detto che il club si sta attrezzando per organizzare una seduta aperta al pubblico.
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Breda ritiene che le porte aperte possano servire, visto che era un'abitudine, quando giocava lui? «Altri tempi dice - Ne abbiamo parlato tra di noi, anche con il ds. Ci sono momenti e momenti, pure campo e campo, visto che al Mary Rosy si fa fatica e noi praticamente siamo sempre là ad allenarci. L'idea di farlo una volta all'Arechi c'è, ma bisogna studiare il momento giusto. Si tratta solo di capire come organizzare. "Porte aperte" per Zuccon? Sta bene e non è detto che non possa giocare dall'inizio».