Napoli, un trionfo che è leggenda:
con l'Ajax: team Spalletti devastante

Napoli, un trionfo che è leggenda: con l'Ajax: team Spalletti devastante
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Mercoledì 5 Ottobre 2022, 07:06 - Ultimo agg. 12:57
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Devastante. Tre vittorie e 13 gol nei primi 270 minuti di Champions League: ecco i numeri del Napoli, di questa squadra meravigliosa che ha ipotecato l’accesso agli ottavi. È un risultato raggiunto alla fine del mini girone d’andata del gruppo, con tre gare ancora da giocare. Straripanti questi ragazzi.

Hanno umiliato con sei reti l’Ajax nella Johan Cruijff Arena, dalla quale migliaia di tifosi olandesi si sono allontanati alla quinta rete firmata da Kvaratskhelia. Hanno annullato il vantaggio, rocambolescamente trovato da Kudus, e hanno fatto poi la Partita. Una delle più belle nella storia del Napoli, un’altra magnifica emozione vissuta nell’avvio di una stagione esaltante, con la doppia leadership in campionato e in Champions. Ampiamente meritate.

Il Napoli - sotto gli occhi anche di Ruud Krol, una leggenda dell’Ajax che fece innamorare il San Paolo negli anni Ottanta - è stato bellissimo anche ad Amsterdam con la classe dei suoi uomini e la qualità del suo gioco, con quel salto mentale che così ha riassunto Fabio Capello: «Il Napoli gioca sempre per vincere».

Ieri sera è stato favorito dall’improbabile fase difensiva degli avversari e ha potuto attaccare sui lati e al centro praticamente senza trovare alcuna resistenza, dall’inizio alla fine. Lo stesso tipo di prestazione offerta contro i vice campioni d’Europa del Liverpool, che prese 4 reti al Maradona.

Si sgomberi il campo da un dubbio, dunque: è il Napoli forte, non sono i suoi avversari deboli. In questo momento pochi in Europa possono tenere testa alla squadra costruita da De Laurentiis e Giuntoli e plasmata da Spalletti, un vero maestro che si gode anche il primato di essere il primo allenatore di una squadra italiana ad avere segnato più di 10 gol nelle prime tre partite di un girone Champions. L’Ajax aveva dedicato un fumetto a Cruijff e Maradona seduti su una nuvola davanti alla tv: Maradona, che è stato onorato come il tecnico voleva, si sarebbe commosso di fronte a questo gruppo che ha dato una lezione di tecnica e di tattica dove è nato il calcio totale. Il Napoli è adesso quel calcio.

 

Raspadori e Di Lorenzo hanno preso a testate gli impacciati Lancieri, con due colpi imprendibili per il 39enne portiere Pasveer, i cui riflessi sono apparsi appannati in occasione della seconda rete di Jack, con quel pallone che è scivolato come una saponetta nell’area dell’Ajax ed è stato poi scaraventato in rete da quel ragazzo su cui il Napoli vuole costruire il futuro. Raspadori è stato il vero eroe di questa notte. Una prestazione mostruosa, con due gol e l’assist per Kvaratskhelia che ha interrotto il digiuno in Europa. Un falso 9? No, un attaccante di altissimo livello che non è un vice-Osimhen. Le gerarchie le detta il campo e in questo momento Raspadori è davanti anche a Victor. E si tenga presente Simeone, che ad Amsterdam (così come era accaduto in casa del Milan) è entrato e ha segnato.

Il primo tempo era stato chiuso da una rete di Zielinski - e da uno straordinario recupero di Anguissa, un centrocampista di grande efficacia che tredici mesi fa era stato pescato da Giuntoli nella serie B inglese - che ha approfittato di un clamoroso buco nella metà campo avversaria. La forza del Napoli è nella capacità di rendere tutto facile e di poter gestire la partita come meglio crede. È accaduto con il Torino prima che sul campo dell’Ajax, avversario scoordinato ma cattivo, con un’iniziale caccia all’uomo alla quale una squadra di grande tecnica (e con un’ottima condizione fisica) ha saputo sottrarsi, navigando tranquillamente in questa partita che spinge gli azzurri già agli ottavi. Gli avversari si sono messi in ginocchio davanti allo squadrone di Spalletti e ora basta un punto tra otto giorni proprio contro gli svampiti olandesi al Maradona, poi ci sarà l’obiettivo di difendere il primo posto dall’assalto del Liverpool. Non avrebbero mai potuto immaginarlo i tifosi che fino a metà agosto avevano grandi dubbi sulla forza di questa squadra, rimpiangendo chi era stato escluso dal progetto perché arrivato a fine corsa. Il nuovo Napoli è un vento impetuoso che spinge verso il Sogno.

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