Dopo la vittoria coi bergamaschi e la sconfitta con gli olandesi, la domanda che più imperversava tra i napoletani e le napoletane, dopo quella relativa alla necessità o meno di prenotare subito il barbiere e l'estetista ché almeno in caso di lockdown uno stava sistemato, era la seguente: ma il vero Napoli sarà quello che ha battuto in maniera sfavillante l'Atalanta o quello che ha fatto chella figur e mmerd con l'Az? E dopo il fischio di inizio della partita di ieri col Benevento i dubbi, anziché svanire, aumentavano e si abbattevano man mano sui singoli calciatori. Ma il vero Lozano sarà quello di oggi che ha fatto segnare in contropiede il fratello di Insigne regalandogli la prima rete in serie A o quello che ha fatto gridare al miracolo con l'Atalanta? E ancora. Ma il vero Fabian sarà quello che disegna calcio in mezzo al campo col piede a tipo pennellino da incisore alessandrino o quello di oggi che al Vigorito svirgola davanti all'area? E pure. Ma il vero Osimhen sarà quello che corre come un Frecciarossa o quello che manda i palloni da Benevento direttamente a piazza Cavour a Napoli?
E più passavano i minuti, più pareva impossibile fornire una risposta a queste domande finché a dissipare ogni dubbio non ci ha pensato Insigne.