De Laurentiis: «Spalletti mi ha chiesto un anno sabbatico»

L'affondo sul Maradona: «Lo stadio lo farò diventare del Napoli, il Comune ce lo deve dare per 99 anni, altrimenti mollo tutto e me lo vado a costruire a Caserta.

De Laurentiis: «Spalletti mi ha chiesto un anno sabbatico»
Domenica 28 Maggio 2023, 22:54 - Ultimo agg. 29 Maggio, 07:10
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Un campionato solo da chiudere, uno scudetto da festeggiare ancora. Aurelio De Laurentiis si prende la scena anche in Rai, intervenendo al programma “Che Tempo che fa” in onda su Rai 3: «Un anno fa avevamo mandato via tanti calciatori importanti che per me avevano chiuso il loro ciclo a Napoli, molti non erano d’accordo con me. Eravamo in conferenza stampa e dissi di voler vincere lo scudetto» le parole del patron azzurro in studio.

Poi l’annuncio su Spalletti: «Anche lui era sgomento, non sapeva chi avevamo acquistato. È stato un grande allenatore. Lui allena, non fa il mercato: ma ha fatto crescere la materia che gli abbiamo dato. Il futuro? Luciano è un uomo libero. Quando qualcuno viene da te e ti dice di aver chiuso il suo ciclo, di volere un anno sabbatico, che gli dici? Lui ci ha dato, io lo ringrazio, è giusto che continui a fare quello che vuole».

Rispondendo a Fabio Fazio, il presidente spiega che «gli allenatori si dividono in coloro che vogliono fare il mercato e quelli che allenano. Lui allena, noi gli abbiamo dato una materia straordinaria e lui l'ha fatta crescere».

Spalletti, prosegue de Laurentiis, «è un uomo libero, dopo 50 anni di cinema e tante esclusive quando qualcuno viene da te e ti dice: in fondo io ho fatto il massimo, si è chiuso un ciclo della mia vita, ho ancora un contratto con lei ma preferirei avere un anno sabbatico. Che fai, ti opponi? Devi essere generoso nella vita, io non mi aspetto mai nulla in cambio. Lui ha dato, lo ringrazio, ora è giusto che continui a fare ciò che vuole fare». 

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De Laurentiis è intervenuto anche sullo Stadio Maradona: «Lo stadio lo farò diventare del Napoli, il Comune ce lo deve dare per 99 anni, altrimenti mollo tutto e me lo vado a costruire a Caserta. Saranno felici i napoletani? Ci spenderemo un po’ di soldi, faremo un museo straordinario per poter giocare anche con Maradona. Lo stadio andrebbe aperto tutti i giorni».

«Rivoluzione nel calcio? Vorrei solo recuperare i tifosi giovanissimi, che si stanno perdendo negli smartphone. Parlerei con il Ministro della Pubblica Istruzione per insegnare nelle scuole a fare gli allenatori. Il calcio come materia di studio, Spalletti o Mourinho sarebbero i professori» ha continuato De Laurentiis in diretta. «Lo scudetto è stato un evento sentito da tutti. Stanno arrivando tanti turisti in città e hanno voglia di venire allo stadio. Bisogna essere competitivi ma con i conti in ordine. Il segreto? Fare impresa e non presa. I campionati andrebbero suddivisi per tipologia di città. Non si può far giocare una città con 5 milioni di abitanti con chi ne ha 30mila. Gli sponsor non partecipano. I contratti? In famiglia abbiamo sempre avuto cultura della musica. Da bambino leggevo i nostri contratti e c’era la parola “universo”. Se un astronauta va su Marte, la Nasa gli manda immagini di un film, una partita, una canzone. Quello è l’universo».

Domenica la celebrazione dello scudetto al Maradona dopo la partita contro la Sampdoria. Un evento in diretta in chiaro: «A condurre la festa ci sarà Stefano De Martino, dalle 21 saremo in diretta a Rai 2, andremo avanti fino a mezzanotte con tanti artisti e cantanti» ha confermato De Laurentiis, protagonista al Vaticano in settimana: «Sono andato dal Papa e gli ho portato un piccolo calco del piede di Maradona, servirà a dare un calcio a tutte le ingiustizie nel mondo».

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