Un campionato solo da chiudere, uno scudetto da festeggiare ancora. Aurelio De Laurentiis si prende la scena anche in Rai, intervenendo al programma “Che Tempo che fa” in onda su Rai 3: «Un anno fa avevamo mandato via tanti calciatori importanti che per me avevano chiuso il loro ciclo a Napoli, molti non erano d’accordo con me. Eravamo in conferenza stampa e dissi di voler vincere lo scudetto» le parole del patron azzurro in studio.
Poi l’annuncio su Spalletti: «Anche lui era sgomento, non sapeva chi avevamo acquistato. È stato un grande allenatore. Lui allena, non fa il mercato: ma ha fatto crescere la materia che gli abbiamo dato. Il futuro? Luciano è un uomo libero. Quando qualcuno viene da te e ti dice di aver chiuso il suo ciclo, di volere un anno sabbatico, che gli dici? Lui ci ha dato, io lo ringrazio, è giusto che continui a fare quello che vuole».
Rispondendo a Fabio Fazio, il presidente spiega che «gli allenatori si dividono in coloro che vogliono fare il mercato e quelli che allenano. Lui allena, noi gli abbiamo dato una materia straordinaria e lui l'ha fatta crescere».
De Laurentiis è intervenuto anche sullo Stadio Maradona: «Lo stadio lo farò diventare del Napoli, il Comune ce lo deve dare per 99 anni, altrimenti mollo tutto e me lo vado a costruire a Caserta. Saranno felici i napoletani? Ci spenderemo un po’ di soldi, faremo un museo straordinario per poter giocare anche con Maradona. Lo stadio andrebbe aperto tutti i giorni».
«Rivoluzione nel calcio? Vorrei solo recuperare i tifosi giovanissimi, che si stanno perdendo negli smartphone. Parlerei con il Ministro della Pubblica Istruzione per insegnare nelle scuole a fare gli allenatori. Il calcio come materia di studio, Spalletti o Mourinho sarebbero i professori» ha continuato De Laurentiis in diretta. «Lo scudetto è stato un evento sentito da tutti. Stanno arrivando tanti turisti in città e hanno voglia di venire allo stadio. Bisogna essere competitivi ma con i conti in ordine. Il segreto? Fare impresa e non presa. I campionati andrebbero suddivisi per tipologia di città. Non si può far giocare una città con 5 milioni di abitanti con chi ne ha 30mila. Gli sponsor non partecipano. I contratti? In famiglia abbiamo sempre avuto cultura della musica. Da bambino leggevo i nostri contratti e c’era la parola “universo”. Se un astronauta va su Marte, la Nasa gli manda immagini di un film, una partita, una canzone. Quello è l’universo».
Domenica la celebrazione dello scudetto al Maradona dopo la partita contro la Sampdoria. Un evento in diretta in chiaro: «A condurre la festa ci sarà Stefano De Martino, dalle 21 saremo in diretta a Rai 2, andremo avanti fino a mezzanotte con tanti artisti e cantanti» ha confermato De Laurentiis, protagonista al Vaticano in settimana: «Sono andato dal Papa e gli ho portato un piccolo calco del piede di Maradona, servirà a dare un calcio a tutte le ingiustizie nel mondo».