Emerson al Napoli, il sì è più vicino
ma ADL preme per il prestito annuale

Emerson al Napoli, il sì è più vicino ma ADL preme per il prestito annuale
di Pino Taormina
Lunedì 19 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 18:13
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Inviato a Dimaro Folgarida

Quel gol sfiorato brucia ancora. Sulla sua pelle e su quella del Napoli. Avrebbe cambiato molti destini. La ferita fa male ed è ancora aperta in una parte della tifoseria. E Petagna non si sottrae quando nella rituale via crucis delle interviste del post-gara che pure qui sono previste, gli spunta la domanda che ovviamente si aspettava. «Se ripenso ancora a Napoli-Verona? È una pagina triste per tutti e chiediamo scusa ai nostri tifosi. Ma ora è il momento di voltare pagina». Bisogna andare avanti, perché il passato non ritorna. Questo è il calcio, così è la vita. E Petagna è uno che ci prova, che mostra i denti, che anche contro i dilettanti della Bassa Aunania mostra la voglia di cercare gol fino all'ultimo secondo. «Mi mancava la partita, ho bisogno ancora di allenarmi per ritrovare il ritmo. Ma il lavoro che stiamo facendo in questi giorni, queste gare così servono a questo. Con Spalletti mi trovo bene, è un onore per me averlo come allenatore. Quando ero piccolo vedevo la sua Roma e ne rimanevo incantato. Siamo una rosa che ha tanti attaccanti, tutti forti come Osimhen ma posso anche giocare dietro la punta se c'è bisogno», dice alla fine del match l'attaccante. Lui e Koulibaly sono gli ultimi a lasciare il terreno di gioco, concedendosi agli avversari in una serie di foto di gruppo. 

Il ritorno di Ghoulam almeno a fine ottobre spinge il Napoli a non mollare la presa nella ricerca dell'esterno sinistro. Si sa che il prediletto di Spalletti (ma anche del ds Giuntoli) è Emerson Palmieri. Ma l'operazione ha avuto una discreta accelerata, nel senso che il sì del calciatore appare vicinissimo. Ovviamente, il vero intoppo non il gradimento, reciproco, ma la richiesta del Chelsea. Se, davvero, dovesse scattare l'opzione di rinnovo da parte del club londinese, ecco che potrebbero alzarsi le richieste da parte di quella vecchia conoscenza di De Laurentiis che è Marina Granovskaia, il braccio destro del proprietario del club, il magnate russo Roman Abramovich.

Ma il Napoli è stato chiaro, sia con il Chelsea che con il terzino campione d'Europa: è interessata solo al prestito annuale. Solamente in questo caso, il club azzurro potrebbe accollarsi l'ingaggio dell'esterno, che sfiora i 3,5 milioni di euro (sarebbero 5 lordi per via del decreto crescita). Insomma, trattativa che arriva nel vivo entro poco, anche perché la logica dice che l'affare potrebbe essere condotta sullo stile Bakayoko, ovvero negli ultimi giorni di mercato. Ma c'è un aspetto che va preso in considerazione: i terzini sinistri in Europa sono merce rara e anche la Roma, per esempio, ne è caccia. Cosa che fa lievitare i prezzi. 

 

Non è facile pensare che prima o poi uno o due dei big presenti potrà cambiare aria. Ma è così. Nessuna operazione di smantellamento ma bisogna cedere per far quadrare i conti. 156 milioni di oneri per il personale (pesano anche i contributi previdenziali) possono essere sostenuti solo per un'altra stagione. Nessuna offerta ufficiale per Koulibaly ma Ramadani potrebbe farsi vivo in settimana con una proposta dall'Inghilterra. O almeno questo ha lasciato intendere a De Laurentiis nel mini-vertice della settimana scorsa a Roma. C'è pure Zielinski, sia pure reduce da un Europeo in sordina, che ha molti sospiri: ma anche qui, nessuno ha ancora bussato alla porta con concretezza. Difficile che possa decollare qualcosa in questi giorni, ma è chiaro che le difficoltà economiche persino di Real Madrid e Barcellona condizionano un po' tutti. I club della Liga non possono prendere parte ad aste e questo fa sì che Fabian sia più vicino alla permanenza che all'addio. Intanto Tutino andrà al Parma e questa volta a titolo definitivo. Nessuna offerta per Ospina ma il dualismo con Meret dovrebbe essere arrivato al capolinea. Ma anche qui, senza un sostituto (Sepe?) difficile parlare di partenze. 

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