Il mercato del Napoli, a 24 giorni dall'inizio del campionato, stagna. Ci sono due acquisti da fare: terzino sinistro e centrocampista, perché Rui non può essere l'unico mancino e perché si è infortunato Demme. Per quanto riguarda la mediana, Spalletti vuole prima valutare le risorse a disposizione, con l'eventuale arretramento di Zielinski. Per la fascia, si è deciso di non far partire l'affondo per il neo campione d'Europa Emerson Palmieri aspettando di verificare le condizioni di Ghoulam. E questo è un rischio.
Ghoulam, per quanto ha fatto prima del grave infortunio dell'1 novembre 2017 (rottura del legamento crociato del ginocchio destro durante Napoli-City di Champions League) e per i problemi successivi, merita la massima considerazione umana e tecnica. Ma bisogna fare i conti con la sua storia clinica, i successivi gravi infortuni subiti: la rottura trasversale della rotula destra il 9 febbraio 2018, mentre si stava preparando al rientro in campo, e la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro il 7 marzo 2021. In questi anni è stato seguito da differenti medici e preparatori, però non è riuscito a dare disponibilità al cento per cento.
Nelle ultime due stagioni i minutaggi di Ghoulam sono stati molto bassi: 9 presenze per complessivi 370 minuti nella stagione 2019-2020; 17 presenze (solo due per 90 minuti) per complessivi 591 minuti nella scorsa stagione. Non si può essere, dunque, certi che possa riprendere ed essere il titolare, o l'alternativa a Rui. E' necessario colmare quella lacuna a sinistra con un acquisto, cercando poi di recuperare una risorsa come Ghoulam, che subito dopo il primo infortunio rinnovò il contratto fino al 2022, con uno stipendio da 3 milioni annui e una clausola rescissoria, valida solo per l'estero, da 35 milioni. Impensabile una cessione (il sito specializzato Transfermarkt attribuisce al franco-algerino attualmente una valutazione da 3 milioni considerando i lunghi stop e l'imminente scadenza del contratto), giusto allora recuperarlo ma non come prima scelta.