In attesa che De Bruyne dia la sua risposta all’offerta monstre presentata dal Napoli (biennale da 7 milioni di euro a stagione), con De Laurentiis che ha fatto sapere che non vuole partecipare ad aste e ad altri rilanci, il direttore sportivo Manna continua con gli affondi: ha tessuto decine di tele in questo lungo inverno e con un budget di circa 180 milioni di euro ora va all’attacco. Sembra davvero convinto che una delle stelle emergenti del calcio europeo, Georgiy Sudakov, merito lo sforzo di arrivare fino a 40 milioni di euro. Lo Shakhtar Donetsk tanto valuta il suo gioellino di 22 anni che certo non resterà ancora a giocare in un campionato, quello ucraino, condizionato da ben altre vicende. In realtà, lo Shakthar ha blindato Sudakov con un contratto fino al 2028 e una clausola rescissoria da 150 milioni di euro. Manna sa che con 40 milioni si chiude: al talento, offerto un contratto di cinque anni a quasi 2 milioni a stagione. E il cerchio ormai appare chiuso. Un dettaglio, che deve suonare come un indizio: era uno dei nomi su cui Conte aveva puntate a gennaio scorso, nel mercato dello scontento contiano.
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Conte ha dato una indicazione di almeno tre attaccanti nuovi di zecca. E Manna si sta muovendo in questa direzione, anche perché nel futuro De Laurentiis vuole il ritorno al 4-3-3. Ieri c’è stato l’incontro tra Manna e i procuratori di Jonathan David, l’attaccante del Lille che va a scadenza e che il Napoli ha iniziato a seguire fin dai tempi di Giuntoli: la richiesta è altissima, quasi 5 milioni di euro a stagione, più un insieme di bonus alla firma a cui, di solito, De Laurentiis appare assai poco sensibile: ma altre vie per ottenere il sì di David non ce ne sono. Si tratta e tra le parti c’è grande ottimismo. La frenesia di Manna è legata al fatto che Conte non vuole solo un mercato pieno di colpi in entrate ma chiede che la squadra sia pronta già per la partenza per Dimaro. Dunque, in sintesi: svelate le offerte per De Bruyne e David, ora il Napoli attende. Sa che i manager porteranno altre proposte ma le offerte azzurre sono tutte al limite. In attacco, domenica Manna vedrà da vicino un altro potenziale ingresso: Bonny del Parma. Un po’ più fredda la pista che porta a Lucca dell’Udinese. Occhio a un’altra grande tentazione: Darwin Nunez del Liverpool. Praticamente l’attaccante uruguaiano è fuori dal progetto tecnico di Slot tant’é che a gennaio sembrava a un passo dall’Al-Nassr, la squadra di Cristiano Ronaldo, per una cifra intorno ai 70 milioni di euro. Ma alla fine la trattativa non è andata in porto. L’interesse della Saudi Pro League, però, resta forte e non è detto che in estate non si possano riallacciare i contatti. Nei grandi sogni Oltremanica, c’è un altro nome: Rasmus Hojlund. Il Manchster United farà una mezza rivoluzione: vero che è in finale di Europa League, ma la sua Premier è stata disastrosa. E Garnacho? Lo United lo cede, ma non abbassa le pretese: vuole 70 milioni di euro.
Passi avanti
Una buona telefonata ha confermato che il Girona ha abbassato le richieste per Miguel Gutierrez Ortega, terzino sinistro classe 2001: con Gutierrez, che è da settembre visionato dallo scouting azzurro, c’è già un’intesa virtuale che va formalizzata. Una fitta rete di trame, contatti, telefoni bollenti: con l’asse caldissimo che porta al Bologna. Champions o non Champions, la squadra di Italiano darà via qualcuno dei suoi prezzi pregiati. E De Laurentiis ne ha puntati tre: Ferguson, Orsolini e Beukema. Ovviamente, quella del Bologna è una gioielleria cara, molto cara. Ma Napoli è una piazza che fa gola a tutti e tre. Non semplice ma Ferguson sembra destinato a prendere il posto di Anguissa, vicinissimo a formalizzare la sua partenza per l’Arabia (al Napoli entreranno circa 22 milioni di euro). Sì, c’è anche un nodo portieri: ovvio che Meret va rinnovato perché non si può far partire a parametro zero il terzo portiere della Nazionale di Spalletti, ma va trovata un’alternativa in vista della Champions. E il nome caldo è quello di Milinkovic Savic del Torino. Dove, occhio, c’è anche Ricci. Osimhen tiene banco in questi giorni: De Laurentiis sa degli intrecci tra Giuntoli e il suo staff (Giuntoli lo ha portato in Italia), ma non pensa affatto di cederlo alla Juventus. Non solo perché non vuole rafforzare una diretta avversaria, ma anche perché tra il patron e Giuntoli c’è grande freddezza. Ma ovvio se il Napoli fosse messo spalle al muro, non potrebbe tirare troppo la corda. La sensazione è che la pista del fondo sovrano saudita Pif sia quella principale.