Napoli, i cinque gol di Verona
spingono la corsa all'abbonamento

Napoli, i cinque gol di Verona spingono la corsa all'abbonamento
di Gennaro Arpaia
Mercoledì 17 Agosto 2022, 08:06 - Ultimo agg. 16:54
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Finalmente il calcio. Quello giocato, però, senza l'appendice -mercato a fare la differenza. Via le chiacchiere, tutti in campo e quei cinque gol del Napoli al Bentegodi sono passati come una spugna sulle parole, i veleni, i fischi, le preoccupazioni che hanno accompagnato i tifosi nell'ultimo mese tra le cessioni dei big, le prestazioni sottotono in ritiro, una campagna acquisti che non ingranava.

Sarà pure la prima partita dell'anno, a metà agosto e contro un Verona che probabilmente non andrà troppo lontano così com'è, ma il Napoli aveva bisogno di questa bella vittoria. E anche i tifosi, che devono tornare a godere delle cose positive che questa squadra ha pur con tutti i problemi ravvisati fin qui. Sembrano averlo capito i napoletani che subito dopo il fischio finale del Bentegodi hanno messo da parte i dubbi e le riserve sugli azzurri. Almeno per una settimana. A colpire sono stati soprattutto i nuovi volti: dai social ai bar, non sono mancati gli apprezzamenti a Kvaratskhelia che ha saputo presentarsi nel migliore dei modi, ma anche a Kim, chiamato al complicatissimo compito di non far rimpiangere Koulibaly. La città ha ritrovato il sorriso: a casa o in vacanza, in spiaggia e per strada tutti hanno apprezzato il primo Napoli di Spalletti, che nel frattempo applaude i suoi e anche i tifosi presenti a ferragosto a Verona: «Possono stare tranquilli. I calciatori che indossano questa maglia hanno la loro stessa passione».



Parole dolci per tutti, quelle dell'allenatore azzurro. Soprattutto per il capitano Di Lorenzo, che per la prima volta veste la fascia e prima di entrare in campo assume i gradi di leader: «So che ci danno per sfavoriti, per squadra che ha subito molti cambiamenti, con tanti importanti giocatori importanti che ci hanno lasciato e sono andati via, ma sappiamo che anche noi possiamo fare bene» ha spiegato il terzino alla squadra. Un anno fa campione d'Europa, oggi con un ruolo da veterano per i più giovani: «Sono arrivati ragazzi nuovi, altri se ne sono andati. Ma siamo forti, così come sono forti i giovani che sono rientrati. Abbiamo salutato sei o sette amici, che sono tanti. Ma si sta formando un bel gruppo e se portiamo in campo l'atmosfera che abbiamo creato fuori, allora ci possiamo divertire». Parole semplici, parole da capitano.

E allora succede che dopo un'estate tesa il Maradona si ritrovi a essere preso quasi d'assalto per la prima volta dell'anno contro il Monza.

La Curva B è già in esaurimento, la A lo sarà a breve, anche i Distinti si stanno riempiendo. E tutto per una partita al 21 di agosto, di una squadra che ha dovuto attraversare più di una bufera nell'ultimo mese. Ci sarà il pienone? Forse non il tutto esaurito, ma che importa? Restano nelle orecchie le parole di Spalletti e Di Lorenzo, negli occhi i gol del Bentegodi e nelle mani un biglietto per la prima domenica dell'anno in casa.

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