Da Osimhen a Kvaratskhelia, il Napoli blinda i suoi gioielli

Il progetto di De Laurentiis continua: monte ingaggi a 75 milioni di euro

Da Osimhen a Kvaratskhelia, il Napoli blinda i suoi gioielli
di Pino Taormina
Lunedì 14 Novembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 20:34
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I più ricchi in Italia sono quelli che lo dimostrano meno, che a gennaio non hanno bisogno di niente perché hanno già tutto e che, soprattutto, non pensano neppure per una frazione di secondo di cedere i propri gioielli corteggiati da tutti, ovvero Osimhen e Kvaratskhelia. I più ricchi del mondo abitano a Napoli: stanno per raggiungere l'Everest dei ricavi annuali per via del jackpot milionario della Champions e per il cammino strepitoso in Italia e in Europa. E, dettaglio non da poco, hanno in tasca anche il pass per la prossima edizione della Champions. Cosa che, per chi pianifica le strategie, è qualcosa di straordinario. Ecco perché il Napoli blinda le sue stelle e non ha bisogno di realizzare plusvalenze come in passato per Cavani, Higuain, Jorginho e così via dicendo. Almeno fino alla prossima estate, tutto resta com'è. E non è detto che davvero qualcuno possa andar via a luglio. Perché i conti sono stati sistemati, l'abile regia finanziaria di De Laurentiis e dell'ad Chiavelli ha portato il monte ingaggi attorno a quota 75 milioni di euro (ora, con i vari rinnovi in corso, si arriverà a circa 85 milioni) e il bilanciamento del fatturato che sarà duraturo tra costo del personale ed entrate. Un taglio agli stipendi che ha consentito una boccata d'ossigeno di una certa entità. Oltre che l'abbassamento dell'età media che pure è una cosa che alla proprietà piace tanto.

 

Eccolo il Napoli che già guarda al futuro: a gennaio non farà operazioni in entrata né rilevanti uscite. Diciamo: non si tocca nulla della macchina da guerra nella mani di Luciano Spalletti. Anche quelle che stanno in affanno come il Manchester United o il Chelsea possono pure mettersi l'animo in pace perché nulla verrà toccato in questa squadra delle meraviglie. Lo sanno già i vari emissari che hanno bussato alla porta. Seguono Kvara e Osimhen ma adesso non hanno speranze. In ogni caso, Giuntoli è già nella fase di preparazione perché con il nuovo anno pensa a come blindare ancor di più il Messi della Georgia anche se ha un contratto fino al 2027, senza clausola, ed è considerato incedibile. Ma il suo ingaggio verrà toccato all'insù, magari con l'inserimento di qualche nuovo bonus. Ne ha parlato con i suoi agenti negli ultimi giorni e l'intesa verrà trovata. Lui intanto torna in Georgia e risponderà alla convocazione ma difficilmente giocherà: tutto dipende dall'edema sull'osso sacro che fino ad adesso lo ha messo ko. E Osimhen aspetterà la prossima estate per capire se dovrà raggiungere la Premier o no. C'è la fila per il capocannoniere della serie A, come è scontato che lo sia. Che ha il contratto che scade nel 2025: chiaro che la prossima estate è quella della svolta. Detto questo: il presidente Aurelio De Laurentiis, nonostante non ci siano affanni economici, non dirà mai di no a offerte gigantesche - per così dire, fuori mercato - per i suoi tesori. Lo fece per Koulibaly (rifiutando più di 100 milioni), non lo ripeterà e lo ha già detto a tutti: se arriva il prezzo giusto, lui darà via i suoi giocatori. D'altronde, pensa che sia un errore affezionarsi ai big come ha fatto coi vari Mertens, Insigne. Non vuole più giocatori-bandiera, preferisce valorizzare i giocatori e poi, magari, farli andar via. La serie A, e non per colpa del club azzurro, è un torneo di passaggio verso la Premier o la Liga. Il Napoli ha dimostrato di poter fare a meno di chiunque, che c'è il progetto e la visione di De Laurentiis al centro di ogni cosa.

Anche dei suoi campioni. Non ha mai fatto la raccolta di figurine ma ha sempre messo le persone giusta al posto giusto: Spalletti sta aiutando a far lievitare il valore di giocatori come Elmas, Zielinski, Rrahmani, Kim, Lobotka e tutto il resto. 

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