Napoli, risparmiati già 10 milioni
sugli stipendi ma non basta

Napoli, risparmiati già 10 milioni sugli stipendi ma non basta
di Bruno Majorano
Venerdì 2 Luglio 2021, 08:05 - Ultimo agg. 3 Luglio, 09:36
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La parola d'ordine dell'estate sembra una: tagliare. All'inizio della scorsa stagione, infatti, il bilancio azzurro segnava 105 milioni di euro (netti) come monte ingaggi. Una cifra decisamente elevata che poneva il club di De Laurentiis al quarto posto nella classifica delle squadre di serie A (alle spalle di Juventus, Inter e Roma). Una cifra elevatissima considerando che il Napoli lo scorso anno non partecipava nemmeno alla Champions. Per il secondo anno di fila, quindi, gli azzurri saranno fuori dalla competizione più ricca del Continente, motivo per il quale adesso toccherà fare ulteriori tagli ed evitare il tracollo finanziario. In questo senso le parole di De Laurentiis a Roma mercoledì pomeriggio non hanno lasciato spazio ad eventuali interpretazioni alternative.


Rispetto al bilancio di settembre 2020 ci sono cinque voci in meno. Perché a Llorente e Milik ceduti nel mercato invernale (rispettivamente a Udinese e Marsiglia), si aggiungono Bakayoko (tornato al Chelsea per fine prestito) e i due svincolati Hysaj e Maksimovic. La somma degli stipendi dei cinque calciatori oramai ex Napoli sfiora i 10 milioni di euro netti (la cui metà al netto è solo data da Hysaj, Maksimovic e Bakayoko), motivo per il quale è lecito immaginare che da qui alla fine del mercato estivo potrebbero arrivare altri tagli sostanziosi. Per far quadrare i conti, infatti, sarà opportuno rimodulare gli stipendi, effettuare dei tagli e abbassare quel tetto che diversamente rischierebbe di far saltare il banco.

Ecco perché nella lista di sbarco al primo posto c'è Kalidou Koulibaly. Il centralone senegalese è il più pagato di tutta la rosa.

Nel suo contratto è previsto uno stipendio da 6 milioni netti a stagione, uno sproposito per una squadra fuori dalla Champions oramai già da due anni. Questo il motivo per il quale Koulibaly potrebbe diventare il primo grande sacrificato sull'altare del bilancio da far quadrare. Poi ci sono le stelle azzurre, quei giocatori insostituibili che negli anni hanno conquistato la fiducia da parte del club e i galloni sul campo per stipendi da top player. Si tratta di Mertens e Insigne che viaggiano sui 4,5 milioni a stagione. Lorenzo ha ancora un anno di contratto ma la sua situazione resta il grande punto interrogativo del mercato. La volontà del giocatore è quella di avere un adeguamento, arrivando ad essere il più pagato in rosa. Ma al momento questa ipotesi è molto complicata vista la politica di ridimensionamento del Napoli. Viaggiano sulle stesse cifre anche Lozano e Osimhen che sono stati i due colpi più costosi dell'era De Laurentiis. Oltre al prezzo del cartellino (45 e 80 milioni di euro) anche i contratti sono pesanti, ma nessuno dei due sembra destinato a una diminuzione di stipendio o a una cessione a stretto giro. Proprio come Manolas che percepisce 4 milioni di euro netti all'anno.


Ad alzare ulteriormente il tetto ingaggi del Napoli ci pensa anche l'allenatore. Luciano Spalletti, infatti, ha sottoscritto un contratto che lo legherà al club azzurro per 3,2 milioni di euro a stagione, non il top tra gli allenatori di serie A, ma sicuramente in una fascia medio alta. Toccherà anche con lui fare un discorso relativo al bilancio. Non tanto per tagliare il suo stipendio che oramai è stato messo nero su bianco, ma per capire quelle che possono essere le soluzioni da trovare per far quadrare i conti sul monte ingaggi della squadra. Dovrà essere proprio Spalletti a indicare i giocatori che andranno valorizzati e quelli dei quali si potrà fare a meno nell'arco della prossima stagione.

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