Pur nella consapevolezza del fatto che ogni volta che uno fa una figuraccia in Russia se ne favorisce l'evocazione, è difficile se non impossibile non pensare alla disfatta di Napoleone in terra russa dopo aver visto ieri la partita del Napoli con lo Spartak Mosca. Per Napoleone significò l'inizio della fine ma l'evento favorì la nascita di romanzi meravigliosi come Guerra e Pace di Tolstoj. Per Spalletti e i suoi, dopo la sconfitta in campionato contro l'Inter, si spera invece che si tratti solo della fine dell'inizio di un periodo sciagurato. L'infortunio tremendo di Osimhen, gli acciacchi di Anguissa e Insigne, la positività al Covid prima di Demme e poi di Politano. Per non parlare dei proclami di Lozano che, a prescindere dall'opportunità, sicuramente non hanno portato bene al piccolo club in cui il messicano - a quanto pare - pensa di militare.
Rebus sic stantibus, dunque, stravincere a Mosca con una prestazione brillante non sarebbe stata un'impresa.