«Siamo storditi e felici, aspettiamo mezzogiorno per capire i dettagli dell'operazione. Walter Cardinali, presidente di Libera Umbria, risponde con emozione al telefono. Per un incredibile incrocio del destino è a Pietralunga, nel Nord dell'Umbria, nel casale sequestrato proprio alla famiglia Lo Giudice, uno dei primi beni sottratti alla mafia e restituiti alla società civile, in cui per anni sono stati fatti i centri estivi di Libera e di cui ora si sta cercando una destinazione più strutturata. Per tutti questi anni Libera Umbria è stata vicina alla famiglia di Barbara Corvi, la giovane donna sparita nel nulla nel 2009. I genitori e le sorelle non hanno mai creduto all'ipotesi della scomparsa volontaria e hanno sempre puntato il dito contro il marito Roberto Lo Giudice, oggi arrestato dai carabinieri di Terni con l'accusa di essere l'assassino della moglie.
«Tante storie spariscono nel nulla. Grazie a una famiglia stupenda con cui siamo in stretto contatto siamo riusciti a tenere alto il ricordo di questa donna sfortunata. Le sorelle Monica e Irene sono frastornate, le ho sentite questa mattina al telefono.