Volo Perugia-Bergamo, Sase “protegge” il San Francesco: «Così ora niente più ritardi»

Il volo ianugurale per Bergamo
Il volo ianugurale per Bergamo
di Egle Priolo
Martedì 16 Aprile 2024, 06:36
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PERUGIA - Volo Perugia-Bergamo, Regione Umbria e Sase prendono in mano la cloche e raddrizzano la rotta del volo più atteso, ma con la stiva subito piena di polemiche. Le segnalazioni di disservizi e soprattutto di ritardi alla partenza dall'aeroporto San Francesco di Assisi in 20 giorni di tratta non sono mancate, ma ora si cambia. Da ieri, infatti, sono state apportate modifiche agli orari del volo in partenza da Orio al Serio per Perugia, anticipandolo alle 17.40. «Un aggiustamento operativo che permetterà una migliore puntualità del volo in partenza la mattina da Perugia – ha spiegato la società di gestione dello scalo internazionale dell'Umbria -. La compagnia sta lavorando per migliorare ulteriormente la partenza da Bergamo».

La richiesta determinata della Regione a Aeroitalia, infatti, di far “dormire” a Perugia sia l'aereo, come da accordi, che l'equipaggio era già stata accolta, ma evidentemente – considerando come il San Francesco possa essere operativo solo a partire dalle 7 del mattino – va oliato meglio l'ingranaggio per consentire la partenza alle 7.15, con arrivo a Orio alle 8.05 e consentire soprattutto a chi viaggia per lavoro di fissare i primi appuntamenti per le 10. Senza ritardi. Che invece si sono verificati in diverse occasioni, con gli utenti pronti a segnalarle e la politica (dal Pd ai Cinquestelle) a chiedere spiegazioni.

C'è chi ha parlato di apparecchi un po' datati, chi sui social ha raccontato di voli cancellati e con servizio di supporto ai passeggeri rimasti a piedi quanto meno carente e, quasi tutti i giorni, di voli partiti puntualmente in ritardo. «Criticità» (parole sue) segnalate anche dalla stessa presidente Donatella Tesei, con la Sase che giovedì - dopo aver ribadito come i «disservizi causati da Aeroitalia non sono in alcun modo riconducibili e/o causati dall’aeroporto» - ha tirato le orecchie alla compagnia. Messa in mora, «chiedendo con urgenza una maggiore puntualità e una regolarità adeguata agli standard del nostro aeroporto». Altrimenti niente soldi. Ma la quadra si è presto trovata, con la compagnia a rimboccarsi le maniche per soddisfare al meglio l'utenza. Con l'impegno «ad apportare ulteriori miglioramenti al servizio». E da oggi quindi non dovrebbero esserci più problemi, per un volo che in questo primo periodo di operatività, dal 25 marzo, «ha realizzato un riempimento medio del 61,7% che è stato dichiarato superiore alle aspettative e alle previsioni che Aeroitalia aveva inizialmente ipotizzato». E che ora, dopo il rodaggio, promette di essere davvero pronto a volare.

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