Papa Francesco ha la bronchite, come sta? L'infiammazione persiste da mesi, oggi per la troppa tosse non è riuscito a leggere

In udienza stamattina c'è anche il Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz

Papa Francesco, come sta? Tossisce troppo e non può leggere: «Scusatemi ho la bronchite»
Papa Francesco, come sta? Tossisce troppo e non può leggere: «Scusatemi ho la bronchite»
Franca Giansoldatidi Franca Giansoldati
Sabato 2 Marzo 2024, 11:29 - Ultimo agg. 5 Marzo, 12:05
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Nonostante la brutta bronchite la mattinata dell'ottantasettenne pontefice - esattamente come ieri - risulta fitta di incontri, discorsi, udienze. La coda influenzale che continua a dargli fastidi, causandogli tosse, voce rauca e spossatezza, non ha influenzato il programma odierno che è restato invariato. Anche stamattina Papa Francesco non ha potuto leggere i discorsi preparati, affidando i testi ad un funzionario del Vaticano che da qualche giorno si presenta accanto a lui, in pubblico, prestandogli la voce. Nell'aula delle Benedizioni, davanti ai magistrati vaticani per l'inaugurazione dell'anno giudiziario, Francesco è stato interrotto spesso da colpi di tosse. Ad un tratto si è scusato con queste parole: «Ringrazio tutti voi, io ho preparato un discorso ma sentite la mia incapacità di leggerlo per la bronchite».

Come sta Papa Francesco

Nel discorso interpretato da monsignor Ciampanelli il pontefice ha parlato del giusto processo e di come la Santa Sede cerca di avvicinarsi agli standard occidentali. «Occorre coraggio per andare fino in fondo nell'accertamento rigoroso della verità, ricordando che fare giustizia è sempre un atto di carità, un'occasione di correzione fraterna che intende aiutare l'altro a riconoscere il suo errore.

Questo vale in special modo quando emergono e devono essere sanzionati comportamenti che sono particolarmente gravi e scandalosi, tanto più quando avvengono nell'ambito della comunità cristiana. Bisogna avere coraggio mentre si è impegnati per assicurare il giusto svolgimento dei processi. Il coraggio disorienta i corrotti».

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Sono alcuni mesi che lo stato di infiammazione ai bronchi persiste. A dicembre e anche a gennaio il Papa è stato costretto a dare forfait ad alcuni appuntamenti. Mercoledì scorso dopo l’udienza generale Bergoglio è stato portato all’Ospedale Isola Tiberina Gemelli Isola per fare una Tac ed escludere la polmonite. Poi è rientrato in Vaticano un'ora dopo in compagnia di Massimiliano Strappetti, l'infermiere che lo segue sempre e al quale è stato affidato il compito di visionare le cure mediche. Una figura di massima fiducia. «Mi ha salvato la vita» ha detto due anni fa il Papa reduce dall'operazione al colon al Gemelli. Cinque ore di intervento e l'aspertazione di circa 30 centrimetri di intestino.

L'udienza con Scholz

In udienza stamattina è c'è anche il Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz. E' la prima volta che si incontrano e a questa udienza il Papa tiene tantissimo. In passato si erano già visti e parlati per qualche minuto in occasione del funerale di Benedetto XVI in Vaticano. Avevano però avuto modo scambiarsi opinioni al telefono poco dopo la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. L'incontro di oggi è stato molto enfatizzato in Germania per via della situazione interna segnata da una parte dalla crisi economica e dalle vicende burrascose della Chiesa tedesca, dall'altra. I vescovi da tempo reclamano riforme radicali che Roma fatica a concedere in materia di morale, parità di genere e prassi democratica. 

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Degli argomenti che discuteranno stamattiona il Papa e Scholz si sa ben poco ma è facile intuire che includeranno le ultime vicende internazionali, le minacce di Putin, la guerra contro Kiev, la disastrosa situazione nella Striscia di Gaza e in Israele.

Scholz è un protestante che crescendo si è allontanato dalla pratica religiosa fino a lasciare definitivamente la Chiesa alcuni anni fa. In Germania, infatti, è possibile disiscriversi dal registro delle religioni (anche per non pagare le tasse religiose). Così quando ha assunto il ruolo governativo ha fatto il giuramento senza la formula in cui viene citato Dio. Tuttavia, spiega la agenzia KNA, le religioni e le chiese per il presidente sono considerate importanti, a cominciare dall'etica cristiana del lavoro e dai valori che vengono trasmessi dalle Sacre Scritture. Quando era sindaco di Amburgo ha cooperato tanto con la Chiesa che considera una grande risorsa.

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