La pandemia affama Scampia, il coordinamento territoriale: «Da soli non reggiamo a lungo»

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Scampia è il quartiere di Napoli con il più alto tasso di disoccupazione, una situazione di disagio economico e sociale peggiorata dalla pandemia e che ha portato molte persone a non riuscire a provvedere ai propri bisogni. Dal primo lockdown le associazioni del territorio si sono unito nel coordinamento territoriale per Scampia, con l'intento di aiutare chi si trovasse in difficoltà. Sono circa mille le famiglie aiutate da marzo scorso, ma le associazioni lanciano l'allarme, «Le richieste stanno aumentando - racconta Giuseppe - oggi ci ritroviamo ad aiutare anche chi, nel primo lockdown, aveva donato. Ci troviamo davanti a nuovi poveri, che si aggiungono a quelli precedenti». Il coordinamento, con il contributo di tutte le associazioni del quartiere, oggi provvede ad aiutare, in maniera stabile, 100 famiglie, 40 grazie al banco alimentare, a cui si accede tramite Isee, e altre 60 grazie alle donazioni spontanee. «Molte famiglie non avrebbero mangiato senza l'aiuto del coordinamento - afferma Pino dell'Associazione I.Ra.De.Mu - Abbiamo fatto tanto ma non è abbastanza». Anche Cinzia ci spiega come le difficoltà delle famiglie siano aumentate: «Da soli non potremo reggere a lungo. Già nel primo lockdown non sono arrivati aiuti diretti, ad esempio dal Comune, stiamo andando avanti solo con le nostre forze, ma c'è la necessità di fare molto di più».