Spazio, la tecnologia italiana permetterà l'imbarco per la terra di frammenti marziani

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(LaPresse) Un braccio robotico che raccoglierà dei campioni del suolo di Marte per portarli sulla Terra e poter così studiare la storia e soprattutto le possibilità di abitare il pianeta rosso. Lo realizzerà Leonardo, che ha siglato il contratto con Esa - l'agenzia spaziale europea - al Farnborough International Airshow, la grande fiera dell'aerospazio in corso in questi giorni in Inghilterra. «Il braccio verrà consegnato e lanciato nel 2028 verso Marte, dove nel 2031 raccoglierà dei campioni direttamente dal Rover Perseverance che la Nasa ha già su Marte e sta raccogliendo dei campioni di terra inserendoli in dei tubi, raccoglierà questi tubi e li inserirà in una capsula inviata in orbita per tornare a Terra nel 2033», spiega a LaPresse Guido Sangiovanni, responsabile della robotica per lo spazio di Leonardo. «Siamo molto orgogliosi di poter contribuire al successo di Mars Sample Return», assicura Gabriele Pieralli, Managing Director della Divisione Elettronica di Leonardo. Strutturato come un braccio umano con spalla, gomito e polso, il Sample Transfer Arm può compiere un elevato numero di movimenti (7 gradi di libertà) e ha un cervello e occhi propri. Comandati dall'elettronica di controllo, gli arti, le articolazioni e la mano sono in grado di eseguire, con un alto livello di destrezza, tutti i compiti richiesti dalla missione, come identificare ed estrarre le provette dal rover o sollevarle dal suolo, inserirle nel contenitore e chiudere il suo coperchio prima del lancio da Marte. Insieme al suo sistema di visione composto da due telecamere, lo strumento riceve informazioni dai sensori e invia istruzioni attraverso circa 600 segnali ai meccanismi.