Cusano Mutri, il Giro d'Italia arriva nel Sannio: «Un modo per arrivare a tutti»

Enorme entusiasmo in tutti i centri cittafini toccati dalla tappa

Cusano Mutri, il Giro d'Italia arriva nel Sannio: «Un modo per arrivare a tutti»
Cusano Mutri, il Giro d'Italia arriva nel Sannio: «Un modo per arrivare a tutti»
Mercoledì 15 Maggio 2024, 00:00 - Ultimo agg. 09:43
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«Dall’effetto Giro la chiave per il rilancio dell’attrattività turistica del Sannio». Parole del sindaco di Cusano Mutri Giuseppe Maria Maturo, nella giornata di ieri, a margine dell’arrivo della decima tappa della “Corsa Rosa” a Bocca della Selva. Il contesto ha presentato il colpo d’occhio delle grandi occasioni. Migliaia le persone scese in strada a salutare il passaggio della carovana rosa, già dalle 13, per una festa di sport entrata nel vivo pochi minuti dopo le 14 con l’inizio dell’itinerario in provincia di Benevento.

Tantissimi anche gli appassionati che hanno deciso di risalire, a bordo della loro bici, il circuito del Giro e aspettare i loro beniamini sulla «finish line» o nei punti più panoramici ma allo stesso tempo durissimi della salita verso Camposauro prima e Bocca della Selva poi. Un tracciato non facile, probabilmente tra i più impegnativi mai realizzati da queste parti. Dall’alto le telecamere Rai hanno celebrato la natura del parco regionale del Matese: Pietraroja e Cusano Mutri su tutte.

Di grande effetto il passaggio in valle Caudina da Arpaia per proseguire da Montesarchio, Campoli, Cautano, Vitulano e Camposauro con le prime rampe ad accendere il gran premio della montagna di seconda categoria e quindi la competizione tra i big del gruppo. Poi l’approdo in valle telesina, da Solopaca, Castelvenere via Marraioli, nel cuore dei vigneti di quella che nel 2019 fu la capitale enologica del vecchio continente, Guardia Sanframondi, dove il giro fu di casa nel 2021, Cerreto Sannita, la monumentale piazza San Martino, Civitella Licinio il centro storico cusanese e quindi l’avvicinamento al traguardo posto in quota ai mille e 400 metri della piccola stazione sciistica afferente proprio al piccolo borgo titernino.

«Abbiamo un territorio meraviglioso che ha conosciuto una ribalta nazionale e internazionale di rilievo - ha spiegato Giuseppe Maria Maturo -. Abbiamo l’enogastronomia, abbiamo la capacità di accogliere i visitatori. Non manca nulla. Forse sarebbe opportuno avere maggiore consapevolezza delle nostre potenzialità. Da questa esperienza di sinergia può e deve arrivare un segnale importante ed il Giro farà la sua parte: le immagini trasmesse in tv faranno da richiamo. Quello di Bocca della Selva è uno scenario naturalistico che siamo abituati a conoscere e ad apprezzare ma che merita investimenti importanti e di prospettiva». Un riferimento, quello della fascia tricolore, che rimanda ad una progettualità legata alla valorizzazione del complesso sciistico, attraverso la costruzione di un vero impianto di risalita lungo la pista che scende dal Monte Porco e che fino all’inizio degli anni ‘90 ha fatto le fortune della località divisa a metà tra le province di Benevento e Caserta, Cusano Mutri e Piedimonte Matese.

Ma la passione rosa, che proseguirà allo stesso modo nella giornata di oggi nell’undicesima frazione con partenza Foiano in Valfortore, ha contagiato tutta la provincia di Benevento. Un tripudio di decorazioni e biciclette collocate praticamente in ogni dove. Palloncini, festoni, striscioni, manubri, copertoni, bandiere, bandierine e persino una riproduzione del «Trofeo senza fine» ad adornare un platano secolare posto su una rampa del centro storico guardiese. Ad anticipare il passaggio della carovana, inoltre, le bici elettriche del Giro d’Italia in Ebike nella tappa partita, sempre ieri, da Benevento.

«La comunità ha risposto come meglio non poteva - le parole di Alfonso Tapputo, consigliere comunale cusanese che ha seguito sin dalle prime battute tutte le questioni logistiche ed organizzative dell’evento - fornendo una grande prova di collaborazione e partecipazione.

L’abbiamo immaginato esattamente così questo momento, una grandissima festa di sport e colori che ha coinvolto un comprensorio ben più ampio della valle titernina. La diretta è stata trasmessa in oltre 200 Paesi. Ritengo che siamo riusciti a fornire una buona prova di efficienza, organizzazione e partecipazione che può rappresentare un punto di partenza per ulteriori iniziative di promozione e valorizzazione dei nostri territori».

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Parla di grande opportunità e guarda avanti puntando sulla bellezza del territorio sannita e sulle sinergie istituzionali da mettere in campo il presidente del Parco regionale del Taburno Camposauro Costantino Caturano. «Le immagini televisive - sottolinea il numero uno dell’area protetta - arrivano a tutti, appassionati di ciclismo e non, e questo non può che renderci contenti per il ritorno di visibilità che la manifestazione garantisce. È ovvio che, se occasioni come queste si ripetono nel tempo, si innesca un circolo virtuoso, si crea interesse, aumentano le presenze nei nostri comuni e questo rilancia l’economia locale e lo sviluppo turistico. L’auspicio quindi è che il Giro torni già il prossimo anno nel Sannio, e perché no, questa volta con un arrivo in salita su di una delle nostre vette, nel territorio di uno dei Comuni del Parco».

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