Una Campania sempre più blu. Come il colore delle bandiere che certificano la qualità del mare e dei servizi offerti ai bagnanti e assegnate ogni anno dalla Fee (Foundation for Environmental Education). Ieri mattina al Cnr di Roma la cerimonia ufficiale per l’attribuzione dei vessilli alle località balneari e lacustri alla presenza del ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci e dei rappresentanti delle amministrazioni che si sono aggiudicate i riconoscimenti.
Quest'anno sono 236 i Comuni del Belpaese premiati dalla Fondazione - tra i quali 14 new entry - assieme a 84 approdi turistici.
Ma il mare pulito è solo il primo requisito per aggiudicarsi il vessillo. Sono ben 32 i criteri di valutazione che bisogna soddisfare, parametri che vengono aggiornati e perfezionati periodicamente per stimolare le amministrazioni a fare sempre meglio in termini di sostenibilità e ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio per una attenta salvaguardia dell'ambiente. Nella fase di valutazione portata avanti dalla commissione secondo una rigida procedura, danno il loro contributo diversi enti ed istituzioni tra i quali i ministeri del Turismo, dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica; l'Istituto Superiore di Sanità; gli Ordini dei Chimici e dei Fisici; il Consiglio Nazionale delle Ricerche; Università della Tuscia e l'Università per Stranieri di Perugia; organismi privati quali i sindacati balneari (Sib-Confcommercio e Fiba Confesercenti). La successiva valutazione da parte della giuria internazionale porta all’attribuzione delle Bandiere Blu.
Tra gli indicatori ci sono l’esistenza ed il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle amministrazioni per una migliore vivibilità. «Anche quest’anno registriamo un incremento dei Comuni che hanno ottenuto la Bandiera Blu - evidenzia Claudio Mazza, presidente Fee Italia - Aumenta il numero, ma a crescere è soprattutto la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini».
La Campania
Anche in Campania cresce la sensibilità per la salvaguardia dell’ambiente. E di conseguenza aumenta il numero di Bandiere Blu. Quest’anno sono 20, meno solo di Liguria (34) e Puglia (24) ed alla pari con la Calabria. Nella nostra Regione c’è anche una new entry: Cellole. L’unica località della provincia di Caserta ad essere premiata vedrà sventolare i vessilli sulle spiagge di Baia Domizia sud e Baia Felice. Tutte confermate le Bandiere Blu in provincia di Napoli. Le ottengono Anacapri e quattro città della penisola sorrentina che fanno tutte parte dell’Area marina protetta di Punta Campanella: Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Vico Equense e Sorrento.
In totale sono 14 i tratti di costa dell’area metropolitana partenopea dove saranno issati i vessilli. Come al solito a fare la parte del leone nella conquista dei riconoscimenti della Fee è la lunga fascia costiera della provincia di Salerno. Sono ben 14 i Comuni che quest’anno si sono aggiudicati le Bandiere Blu: San Mauro Cilento, Casal Velino, Vibonati, Montecorice, Capaccio Paestum, Agropoli, Ascea, Pisciotta, Ispani, Camerota, Centola, Positano, Pollica e Castellabate. Esattamente gli stessi del 2023 per ben 39 spiagge premiate. Bandiera Blu che sventola anche sugli approdi turistici dotati di pontili e moli per diportisti. In Campania vessilli assegnati ai porti di Capri, Procida, Pozzuoli, Salerno, Camerota, Agropoli, Centola e Pollica.