San Valentino Torio, accusato di essere il basista di una rapina a un’anziana: 33enne indagato

Per quattro dei componenti della banda arrivarono condanne, in primo grado, dai 9 ai 6 anni di reclusione

Controlli della polizia
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di Nicola Sorrentino
Giovedì 16 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:23
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Un ragazzo di 33 anni, di San Valentino Torio, è indagato per una rapina commessa da altri a danno di un’anziana, tra il 24 e il 25 febbraio 2015, nella città di Pompei.

Il giovane avrebbe ricoperto il ruolo di basista, fornendo agli altri complici - già giudicati in un procedimento separato - le informazioni utili per aggredire la vittima. Il giovane è stato raggiunto dall’avviso di conclusione delle indagini.

Escluso il 33enne, il gruppo - quel giorno - era composto da cinque persone.

La vittima aveva 73 anni.

Il ragazzo avrebbe informato la banda con una serie di informazioni necessarie, circa le abitudini di vita della donna e del luogo dove custodiva le chiavi di casa, avendo più volte raggiunto la casa della persona offesa con l’auto.

Non solo: il giovane avrebbe svolto anche una serie di sopralluoghi, nei pressi dell’abitazione dell’anziana, dando poi modo al gruppo di poter entrare indisturbati.

I rapinatori, infatti, dopo aver forzato la porta d’ingresso - con volto coperto - mentre uno di loro fungeva da palo, aggredirono l’anziana e la immobilizzarono sul letto. Alla donna furono bloccati anche mani e piedi, poi fu imbavagliata con del nastro adesivo, dietro minaccia di cospargerla di alcol e darle fuoco, oltre che spararla con una pistola, qualora non avesse consegnato loro il denaro posseduto in casa. Il gruppo andò via con 2000 euro in contanti, in aggiunta a monili di bigiotteria.

Il colpo fu consumato in piena notte. Per quattro dei componenti della banda arrivarono condanne, in primo grado, dai 9 ai 6 anni di reclusione. Il gruppo - secondo indagini - cercava un bottino ben più consistente, che a quanto pare non esisteva. La rapina fu consumata in piena notte. Le indagini furono condotte dalla polizia di Stato di Pompei.

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Ora, a distanza di tempo, un altro tassello si aggiunge alla storia: l’individuazione di un potenziale basista, un secondo, che avrebbe aiutato la banda ad entrare indisturbata in casa della vittima, quel giorno. Il 33enne dell’Agro rischia il processo.

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