La Certosa di San Lorenzo a Padula tornerà a essere indipendente e tornerà ad avere una guida unica dopo almeno quattro anni. Lo ha annunciato il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, in visita, nel suo tour salernitano, anche al monumento patrimonio dell'Unesco.
«Abbiamo aumentato da 44 a 60 i musei autonomi perché vuol dire una migliore gestione manageriale. E ora li porteremo a 80 e di certo ci sarà anche Padula. Autonomia significa più risorse e più capacità di spesa. E Padula merita ciò, l'importanza di questo bene, l'espressione della sua identità e della sua storia, il valore che esprime, dei contenuti che ha, merita l'autonomia. Significa che deve diventare un grande polo museale autonomo sostenuto e vigilato dal ministero».
Una novità a distanza di quattro anni di vuoto di direzione e una indipendenza manageriale che punta a rendere la Certosa come Pompei o Paestum-Velia. In questo momento la Certosa di San Lorenzo di Padula è controllata dai beni museali, con la direzione a Napoli e geograficamente troppo lontano da Padula. Da tempo il territorio chiede l’autonomia per avere una gestione diretta e immediata dello splendido patrimonio dell'Unesco. Ad accogliere Sangiuliano all'ingresso della Certosa, il senatore Fdi Antonio Iannone («ha spinto molto per l'autonomia», ha rimarcato Sangiuliano), la sindaca di Padula Michela Cimino, il presidente della Comunità montana valdianese, Francesco Cavallone, il primo cittadino di Montesano, Giuseppe Rinaldi e quello di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio.
Nessun amministratore del centrosinistra del Vallo di Diano era presente (tra i politici da sottolineare solo la presenza del presidente del consiglio di Polla, Gianni Corleto). La visita alla Certosa si inserisce in una serie di incontri, sia dal sapore di campagna elettorale amministrativa o europea, sia per rimarcare la bellezza di alcuni territori. Un tour iniziato ieri mattina alle 11 dal museo archeologico nazionale di Eboli, passando per il castello di Giusso a Sicignano («mi hanno presentato un interessante progetto per un posto meraviglioso», ha rimarcato), per poi tornare al museo di Buccino («la seconda volta che ci vado in poco tempo, per nuovi importanti progetti») e quindi alla Certosa.
Dopo di che il ministro ha toccato Sala Consilina per promuovere la candidatura di Michele Galiano, una lista civica ma con il candidato esponente di spicco di Fratelli d’Italia nel Vallo di Diano, e a Baronissi per perorare la candidatura di Tony Siniscalco nella lista targata dal partito di Sangiuliano. «Ottimi candidati per guidare le proprie comunità», ha rimarcato Sangiuliano. Il ministro avrebbe dovuto essere presente anche in serata, a Pellezzano, al complesso monumentale del Santo Spirito ma i ritardi nella tabella di marcia hanno fatto saltare l’ultima tappa che - rassicurano dal suo entourage - sarà recuperata nell’agenda nel più breve tempo possibile. A Padula, il ministro è stato accompagnato anche dal direttore generale dei musei, Massimo Osanna, e non si è non potuto parlare della scala della vergogna che imbruttisce un'ala del museo da diverso tempo e al centro delle proteste, soprattutto dell'avvocato Angelo Paladino, presente ieri a Padula. «Bisogna prima ricordare la verità storica - ha rimarcato l'esponente del governo - e che cioè che la scala è stata installata prima del nostro arrivo, ma detto ciò rassicuriamo che siamo al lavoro per toglierla al più presto».
Gli fa eco proprio Osanna, il quale rilancia e assicura. «Non solo toglieremo la scala ma lavoreremo anche per concludere la fine degli interventi nella Certosa e per aprire più celle possibili».