Paola Ferrari: «Mia madre tentò di uccidermi. Berlusconi mi corteggiò. Diletta Leotta? Non vorrei che mia figlia diventasse così»

La giornalista si racconta: dall'infanzia difficile agli esordi in tv

Paola Ferrari: «Mia madre tentò di uccidermi. Berlusconi mi corteggiò. Diletta Leotta? Non vorrei che mia figlia diventasse così»
Domenica 5 Maggio 2024, 11:08 - Ultimo agg. 6 Maggio, 15:40
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Paola Ferrari è la regina indiscussa del giornalismo sportivo al femminile. Lei è stata la prima e al Corriere della Sera lo ricorda con estremo piacere. «Ho fatto per prima quello che poi è stato imitato da altre. Sono una che vuole sempre abbattere le barriere, aver aperto la strada è un vanto. Ora mi aspetto che le colleghe conquistino altre postazioni, ma a bordo campo ci sono stata per prima io: Nils Liedholm mi faceva portare il tè caldo...».

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La madre violenta

Ma prima di arrivare a fare la giornalista c'è un'infanzia violenta da raccontare. «Mia madre ha avuto un forte esaurimento ed ha cominciato ad essere molto violenta.

Ha cercato di uccidermi almeno tre volte, la prima annegandomi. Si accaniva anche contro mia nonna inferma e le dava delle forbiciate sulle braccia». E poi c'era un padre assente. «Mio padre - racconta ancora al Corsera la giornalista di Novantesimo minuto - si disinteressava: era come se quello che succedeva in casa non lo riguardasse, più tardi ho scoperto che aveva una relazione extraconiugale dal quale era nato un figlio, morto a 45 anni. Oggi papà ha 94 anni e mi occupo di lui. Mia madre non riesco ad andare a trovarla al cimitero». Ora dopo aver vissuto quell'infanzia «hon ho paura di niente, le violenze mi hanno dato forza di andare contro le avversità: l’aggressività che ogni tanto esprimo è frutto di quello».

Gli esordi in tv

La vita però le ha regalato altro. Da un primo piano in televisione, era tra gli ospiti in studio insieme a un suo amico, la notò Enzo Tortora. Paola Ferrari allora aveva 16 anni. «Un secondo padre. Mi venne a cercare in tutta Busto Arsizio e disse che avrebbe voluto portarmi in Rai, stava per partire Portobello». Da centralinista al mondo del calcio prima su Telenova, poi su Telelombardia. Lì la notarono Sandro Mazzola e Tito Stagno che la portarono in Rai: «Mi dicevano che non ero mai banale nel mio lavoro».

Il marito

Grazie ad Alba Parietti conobbe quello che oggi è suo marito: Marco De Benedetti. Ma nessun colpo di fulmine, almeno da parte sua. Suo "marito" invece... «Dopo quattro mesi mi ha chiesto di sposarlo. Si è dato molto da fare per conquistarmi, aiutato anche dalla mamma Mita, che era un’amica di Alba e poi è diventata anche amica mia. Lo metteva al corrente dei pranzi ai quali partecipavo e lui passava peril caffè...». Più difficile diventare amico del "suocero". Perché «all’inizio pensava che fossi una delle tante, che me ne sarei andata in fretta. Quando ha capito che potevo restare non è stato molto carino, mi ha lanciato più frecciatine». Sono sposati da 28 anni. Mai una crisi, mai una sbandata. «Mi attribuiscono spesso fidanzati - racconta ancora Paola Ferrari al Corriere della Sera - in realtà con Marco siamo molto uniti. Anche lui è ambito: l'altra sera a cena c’era una che lo puntava. Se vuole glielo presto per un anno, poi però me lo riprendo!».

Gli scontri con le colleghe

In passato c'è stata la corte di Silvio Berlusconi. Un amore platonico. «Durante una cena nella casa di via Rovani con Montanelli, mi sfilò dai capelli il fermaglio di finta madreperla. “La mia donna non deve indossare nulla di falso”, disse. Ero ferita, decisi di non vederlo più»

Alla collega Michela Proietti si definisce una sanguinea, una che dice quello che pensa. Anche con Diletta Leotta è successo: «È molto brava e porta introiti pubblicitari. Però se mi chiede se vorrei che mia figlia Virginia fosse come lei, allora le rispondo di no. . Nobilitare il nudo con il femminismo mi pare una meschinità: una volta non volevamo sembrare belle ma brave, ora vogliono essere prima di tutto belle, è un passo indietro». Paola ha avuto uno scontro anche con Melissa Satta che le ha dato della «rosicona». «Mi è spiaciuto: quando ho commentato il suo gesto di togliersi la giacca in trasmissione, era contro le battute maschili che ne sono seguite. Lei ha pensato che ce l’avessi con lei. Non sono invidiosa, piuttosto sono stata invidiata...».

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