Macrico a Caserta, l'annuncio di De Luca: «Macrico, il parco si farà»

Don Giannotti: «Previsti trenta milioni»

La visita all'ex Macrico
La visita all'ex Macrico
di Nadia Verdile
Venerdì 3 Maggio 2024, 07:00
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Macrico, De Luca dice: «si farà». Ieri mattina, a Grazzanise, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’ambito della manifestazione per l’apertura del Centro per la formazione delle coscienze e dei mestieri, rivolgendosi al vescovo Pietro Lagnese, ha confermato, in apertura e chiusura della manifestazione: «Come già detto, nei giorni scorsi, all’arcivescovo Lagnese, l’ex Macrico diventerà parco pubblico». Da mesi sono in corso incontri tra la Fondazione Casa Fratelli tutti e gli uffici della Regione nell’ottica di costruire percorsi comuni. «La parte a cui fa riferimento il presidente De Luca – ha spiegato don Antonello Giannotti che è presidente dell’Istituto diocesano sostentamento clero – è quella che nel masterplan, presentato lo scorso anno, è chiamata “Parco della biodiversità”. Per questa zona del Campo Laudato si’ la Regione Campania ha previsto un finanziamento di trenta milioni di euro». Sono euro che verranno dal Fondo per lo sviluppo e la coesione che ha carattere pluriennale ed è finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale. «Apprendiamo delle dichiarazioni pubbliche del presidente De Luca – dicono dalla Fondazione – sull’impegno della Regione Campania per il Campo Laudato si’. Siamo sicuramente contenti e attendiamo che l’iter faccia il suo corso».

Dunque, la parte che beneficerà di questo finanziamento sarà quella dove saranno ospitate specie vegetali e animali per ripopolare il primo quadrante dell’ex-Macrico.

Localizzato nell’area a Nord-Est, quasi del tutto libera da edifici, in cui prevale l’elemento naturale e che si apre dialogando con la città. Dal masterplan si prevede che quest’area possa ospitare un “parco naturale esperienziale” aperto alla città e collegato al tessuto urbano circostante, un “museo sensoriale”, un “collaboratorio per la biodiversità” realizzato attraverso la rigenerazione di un manufatto esistente dove si promuoveranno e realizzeranno percorsi di co-progettazione e attività connesse e funzionali all’ideazione e produzione di servizi ecosistemici. Intanto, mentre si procede sul versante istituzionale, la Chiesa va avanti a tambur battente per prepararsi al 1° giugno.

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«A seguito delle autorizzazioni ricevute dalla Soprintendenza nel corso del tavolo prefettizio – fanno sapere dalla Fondazione –, la settimana prossima inizieranno i lavori di messa in sicurezza dell’area verde posta all’ingresso del Campo, proprio quella destinata a diventare il “Parco della biodiversità” in modo che questo spazio verde possa essere fruito dai cittadini già a partire dalle prossime settimane». L'inizio dei lavori di messa in sicurezza che stanno per partire sono a carico della Chiesa di Caserta e prescindono dai fondi che arriveranno; l’obiettivo è rendere fruibile parte dell’area ancor prima dei lavori previsti dal progetto perché si possa cominciare a vivere l’ex Macrico, a beneficiare del verde che vi insiste. «Prendersi cura di ciò che si prende cura di noi, cioè il Creato, – concludono dalla Fondazione – ed iniziare ad occuparsi degli alberi e dei prati presenti nel sito; questo è l’obiettivo che il vescovo, l’Istituto sostentamento clero e la Fondazione si sono posti nel breve termine, convinti che il miglior metodo per portare avanti la rigenerazione del Macrico sia quello di prendersene cura con gesti pre-progettuali, aprire il cancello e cominciare a vivere questo luogo».

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