Scafati, spari nella notte: esplosi due colpi, ferito un tossicodipendente 27enne

Gli inquirenti non escludono una lite

Il luogo dell'agguato
Il luogo dell'agguato
di Daniela Faiella
Lunedì 29 Aprile 2024, 04:40 - Ultimo agg. 08:36
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Spari nella notte. Agguato in pieno centro a Scafati. Ferito non gravemente un 27enne originario di Castellammare di Stabia ma residente da qualche anno in città.

L’uomo, tossicodipendente, è stato raggiunto di striscio al polpaccio da uno dei due proiettili esplosi da una pistola, sembra di piccolo calibro. Lo scenario dell’ennesimo fatto di sangue che si registra in città è una traversa del Corso nazionale, principale arteria del territorio. La vittima si trovava in via Cortile Panariello, intorno alle 2:30 di sabato notte, quando è scattato l’agguato.

Chi ha sparato avrebbe puntato direttamente alle gambe prima di far fuoco.

Il condizionale è d’obbligo in quanto ci sono ancora indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Il 27enne, che sembra conviva con la compagna in quella zona, appena intuito il pericolo, è scappato riuscendo a mettersi in salvo. Qualcuno lo ha accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Castellammare di Stabia, dove è stato medicato. I medici di turno hanno accertato che il proiettile lo aveva colpito solo superficialmente non provocando grossi danni. Per lui una prognosi di 15 giorni.

Intanto, si indaga per far luce sui fatti. I carabinieri della locale tenenza, coadiuvati dai colleghi della sezione operativa del reparto territoriale di Nocera Inferiore, stanno lavorando ininterrottamente da sabato notte per cercare di acquisire elementi che consentano di ricostruire i fatti e, soprattutto, di individuare i responsabili.

Gli uomini dell’Arma, coordinati dal tenente colonnello Gianfranco Albanese, hanno sentito diverse persone e, ovviamente, il 27enne ferito. Ai militari l’uomo ha assicurato di non conoscere i due soggetti che lo avrebbero avvicinato in via Cortile Panariello prima che scattasse l’agguato.

Solo uno dei due era armato e avrebbe fatto fuoco due volte. Gli investigatori, però, non escludono che la vittima conoscesse i suoi attentatori, così come non escludono che i tre possano aver anche discusso prima che partissero gli spari. Ipotesi che potrebbero trovare conferma o meno nel prosieguo delle indagini. Informazioni determinanti, in tale direzione, potrebbero giungere dalle immagini di alcune telecamere presenti nella zona che i carabinieri hanno ovviamente acquisito e visionato. Intanto, si scava nella vita della vittima, tossicodipendente. L’uomo ha alle spalle qualche precedente per resistenza a pubblico ufficiale. Nessun altro problema con la giustizia. Nulla, insomma. che faccia ipotizzare rapporti con ambienti criminali locali.

Video

Gli spari di sabato notte seguono di due mesi circa l'attentato di via Alcide De Gasperi. Era il 28 febbraio quanto fu teso un agguato al 43enne Marcello Adini. Pregiudicato, ben noto alle forze dell'ordine, Adini era uscito dal carcere solo tre giorni prima, dopo un’assoluzione per l’omicidio di Armando Faucitano, ucciso nell’aprile del 2016. Anche in quel caso la vittima fu colpita di striscio al braccio dalla raffica di fuoco che gli fu scaricata addosso.

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