Al Salone del Libro di Torino splende il sole di Napoli. È stato un gemellaggio fra le due città quello che si è celebrato oggi alla kermesse libraria che ha ospitato, accolti da un bagno di folla, alcuni dei principali attori del cast di “Un posto al sole”, quello che il suo “inventore” definisce «un grande romanzo popolare».
Nell'incontro promosso dalla Città di Torino con l'assessora alla Cultura Rosanna Purchia, napoletana d'origine, proprio Giovanni Minoli, torinese ma napoletano onorario, ha raccontato insieme ai protagonisti, Miriam Candurro, Luigi Mieli, Patrizio Rispo, Marina Tagliaferri, Michelangelo Tommaso, il successo di quello che, dice, «è il programma italiano più visto al mondo». «La vera ragione del successo a parte l'eccezionale cast - ha sottolineato - è aver radicato sul territorio il racconto, un grande romanzo popolare, e questo gli ha dato la forza di interpretare la realtà e i suoi cambiamenti. È stata una scommessa meravigliosa stravinta».
Un successo che dura da 28 anni, i cui personaggi, racconta Rispo, storico interprete di Raffaele, «realmente sono visti come parenti dal nostro pubblico, siamo una vita parallela».
Anche per un altro volto storico del programma, Michelangelo Tommaso, il successo dipende dal raccontare la vita. «Io - spiega - sono arrivato da esterno pieno di pregiudizi verso la città di Napoli perché di solito non si racconta il suo vero volto.