Napoli, speciale CAAN| Il più grande mercato del Sud

Napoli, speciale CAAN| Il più grande mercato del Sud
di ​Sergio Governale
Venerdì 30 Gennaio 2015, 10:38 - Ultimo agg. 31 Gennaio, 09:21
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È il primo mercato all'ingrosso del Mezzogiorno per l'ortofrutta e l'ittica e il terzo a livello nazionale dopo quelli di Milano e Roma. Ma è il più giovane e il meglio organizzato d'Italia e ha iniziato a camminare a pieno regime solo nel 2014. È il Caan-Centro agroalimentare di Napoli, presieduto dal 2011 da Lorenzo Diana, che si candida a diventare il polo di riferimento dei 38 mercati all'ingrosso regionali e a gestire finanche i mercatini rionali sparsi nel territorio con un unico obiettivo: quello di far emergere l'assoluta qualità e varietà dei prodotti della terra e del mare della Campania, a dispetto dell'immeritata pericolosità attribuita indistintamente a tutti i prodotti della Terra dei fuochi.

Per questo motivo Diana chiede alla Regione di finanziare – con appena 3-4 dei 55 milioni stanziati per rilanciare l'immagine delle eccellenze locali – l'acquisto di dieci macchinari per effettuare mille esami al giorno a campione sui prodotti e di un impianto per il confezionamento di frutta e verdura in buste sigillate con un Qr code per informare i consumatori, tramite smartphone, dell'esito dei controlli in tempo reale. Così chi mangerà campano sarà sicuro al 100% della bontà di quello che porterà sulla propria tavola.

Prima di conoscere le novità del Caan, vediamo brevemente la sua storia. La società consortile – che riunisce il Comune di Napoli (socio con il 70% del capitale), la Regione, la Camera di commercio e un pool di banche guidato dal Banco di Napoli (con il restante 30% equamente suddiviso) – nasce nel 1989 utilizzando i finanziamenti della legge 41 del 1986 dedicati alla costruzione dei centri agroalimentari. Sostituisce il mercato all'ingrosso di via Aulisio, alle spalle del Centro direzionale. Nel 1999 inizia la sua costruzione nel Comune di Volla, alle porte della città. I lavori terminano nel 2006. L'apertura dei battenti risale al febbraio del 2008. L'impennata dell'attività si registra però solo l'anno scorso, quando i locali affittati agli operatori salgono dal 60 al 98%.

Il centro si estende su 36,2 ettari, di cui 100mila metri quadrati coperti, dispone di due gallerie commerciali – una per l'ortofrutta e l'altra per il mercato ittico – e conta anche un polo per la carne e aree per i servizi. Dall'anno scorso si avvale di una piattaforma logistica di 2.500 metri quadrati per il freddo, costata 2 milioni di euro e realizzata da Frigo Sud Servizi, che smista fino a 600 tonnellate di ortofrutta e pesce alla settimana. Tra un mese il Caan si arricchirà di un cash & carry, che fa capo all'operatore campano Alma.

Nel centro sono ora attive 127 ditte. Centinaia di tonnellate di merci transitano ogni giorno, 2.500 persone comprano e riforniscono migliaia di autoveicoli, dagli Apecar ai Tir. Il giro d'affari annuo oscilla intorno agli 800 milioni, su un fatturato nazionale dei mercati agroalimentari all'ingrosso pari a 12 miliardi. Il centro è ormai stabilmente presente al Fruitlogistica di Berlino, la più importante fiera mondiale del settore.

Il Caan – nel cui consiglio siedono, oltre a Diana, i due vice presidenti Pietro Russo e Cristina Riccardi e gli amministratori Alberto Capasso e Carmine Giordano – è più moderno e più competitivo rispetto agli ormai obsoleti mercati di Milano e Firenze perché, a differenza dei concorrenti del Centro-Nord, ha come sbocco, oltre alla grande distribuzione, anche i piccoli negozi di ortofrutta, che al Sud sono ancora numerosi e continuano a resistere.

Sul fronte finanziario il centro ha raggiunto il primo utile di esercizio nel 2013 che, invece di andare a sviluppare le attività commerciali e di valorizzare i prodotti tipici, va a ripianare un debito complessivo di 30 milioni, a causa dell'errore iniziale di accollare alla gestione gli oneri derivanti dalla sua costruzione. Per tale motivo il Comune di Napoli e il Caan, forte di un patrimonio immobiliare di 100 milioni, stanno valutando l'ipotesi di aprire il capitale ai privati, anche esteri, fino al 49%.

Nel frattempo il centro sta ammodernando a Napoli lo storico mercato ittico di piazza Duca degli Abruzzi, che sarà restituito alla città (e agli operatori con una concessione di 12 anni) prima dell'estate, con annesso un polo gastronomico di prim'ordine. Non solo: il Caan guarda all'Expo, dove sarà presente per invitare i numerosi visitatori e far conoscere il made in Campania sicuro al 100%, già apprezzato dagli operatori di Russia, Cina e Giappone. Entro fine anno si potrà infine raggiungere più facilmente con le nuove rampe viarie, frutto di un investimento della Regione di 6 milioni.


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