Un vero e proprio arsenale da guerra, ben nascosto tra un maneggio e la fitta vegetazione della zona di Montesanto, a meno di cento metri dalla casa del defunto padrino Lorenzo Nuvoletta. Nel feudo di quella che per decenni è stata la più potente famiglia di Marano, i carabinieri ritrovarono, qualche mese fa, otto bombe a mano, un bazooka, due kalashnikov, otto fucili, ventidue pistole e venti chilogrammi di hashish. Un'operazione che stamani ha portato all'arresto di sei persone, tutte ritenute affiliate ai clan Nuvoletta e Polverino.
Le armi, ancora avvolte nel cellophane, erano nascoste in alcune botole ricavate nel terreno di pertinenza del maneggio e di un casolare.
Antonio Nuvoletto, Filippo Nuvoletta, Antonio Granata, Filippo Nuvoletto, Fabio D'Agostino e Carmine Vasto, sono queste le sei persone arrestate stamani dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e dai militari della Compagnia di Giugliano.
L'indagine trae origine da un sequestro di armi e stupefacenti operato nel maggio del 2013 nella tenuta di Montesanto, a Marano, dove poco prima del blitz dei carabinieri si era tenuto un summit di camorra al quale avevano partecipato elementi di spicco dei clan Nuvoletta e Polverino.