Chiese a Grillo di riaprire le case di tolleranza: foglio di via per prostituta a Pompei

Prostituta con Grillo
Prostituta con Grillo
di Susy Malafronte
Venerdì 1 Agosto 2014, 14:56 - Ultimo agg. 15:57
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Pompei. Blitz anti-lucciole all’ombra degli scavi: foglio di via da Pompei alla prostituta che chiese a Beppe Grillo di riaprire le case di tolleranza. La 49enne di Firenze, che adesca i clienti nei pressi dell’ingresso degli scavi di piazza Esedra, diventata “famosa” per il duetto con il leader del Movimento 5 Stelle, all’uscita di un suo tour a sorpresa nel sito archeologico, è stata allontanata da Pompei.

La donna è stata sorpresa dai carabinieri in compagnia di un cliente in violazione dell’ordinanza anti-prostituzione.

Il 4 aprile scorso, all’uscita del sito archeologico, sulla strada che costeggia gli scavi, Grillo era stato avvicinato da dalla prostituta P.S. che gli chiese: “Perché non aprite le case chiuse?”. Grillo credeva che le case in questione fossero le domus interdette al pubblico e garantì un suo interessamento. I giornalisti presenti, però, spiegarono al responsabile del M5S che la signora era una prostituta e la richiesta riguardava le case di tolleranza. Tuttavia Grillo, con cordialità, continuò con la sua linea di impegno politico: “Mi interesserò del problema. Intanto lei – rivolgendosi alla prostituta - potrebbe svolgere il suo lavoro da casa, fissando appuntamenti con i clienti attraverso i siti internet”. “Quali sono questi siti”, chiese la donna. “Youporn –rispose Grillo – oltre ai video è possibile anche instaurare dei contatti. Il servizio è anche gratis”.
“Noi vogliamo pagare le tasse – puntualizzò la donna – per strada diamo fastidio e poi i carabinieri ci multano sempre. Cinquecento euro ad ogni controllo è una cifra troppo alta. Lavorando in casa potremmo pagare le tasse e contribuire a risanare il debito pubblico”. Nel corso dei controlli effettuati nell’ultimo mese dai militari dell’Arma, coordinati dal capitano Michele De Riggi e del comandante della locale stazione Tommaso Canino, sono state riscontrate 130 violazioni all’ordinanza anti-prostituzione. Due, invece, le denuncie per atti osceni in luogo pubblico.