Massacro di camorra, processo da rifare per sette boss

Massacro di camorra, processo da rifare per sette boss
di Viviana Lanza
Venerdì 19 Dicembre 2014, 12:08
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Mugnano. Fu uno dei massacri di camorra, la prima feroce faida tra i clan della periferia nord esplosa negli anni Novanta quando i boss della zona, protagonisti in tempi più recenti di guerre e scissioni, avevano appena iniziato la scalata alla conquista del mercato della droga. Fu una lunga scia di sangue, una ventina di morti ammazzati: uccisero anche l'anziana madre di un boss e riservarono una fine atroce a un'altra vittima, torturata per ore e bruciata viva.



Storie di camorra che torneranno a infiammare un'aula di tribunale, dopo la decisione della Corte di Cassazione che ha annullato, con rinvio, l'ergastolo per sette boss e confermato il massimo della pena per gli altri imputati. Condanna annullata, dunque, e processo d'appello da rifare per Raffaele, Antonio e Guido Abbinante, esponenti di spicco della mala maranese, per Raffaele Amato, uno dei capi del clan degli scissionisti, per Massimiliano Cafasso e Carmine Minucci, e Rosario Pariante, l'ex ras della zona flegrea in affari con la mala di Secondigliano di recente passato a collaborare con la giustizia.




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