Napoli. Ragazzino seviziato perché grasso, Pianura si mobilita: pronta la fiaccolata

Napoli. Ragazzino seviziato perché grasso, Pianura si mobilita: pronta la fiaccolata
Venerdì 10 Ottobre 2014, 20:00 - Ultimo agg. 20:02
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«Pianura si mobilita in segno di solidarietà per il ragazzo seviziato, e come forma di protesta per l'atteggiamento di chi cerca anche di giustificare gli aggressori fa partire la mobilitazione. L'idea promossa tramite una pagina fb è di una fiaccolata fuori all'autolavaggio, sabato 11 ottobre alle 17».



Lo annunciano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e dal conduttore radiofonico Gianni Simioli. «Stamattina - continuano Borrelli e Simioli - abbiamo scoperto tramite i militari della compagnia di Bagnoli, agli ordini del capitano Nicola Quartarone che nessuno ha visto nulla o denunciato qualcosa sull'accaduto. A quanto pare in queste occasioni i testimoni non abbondano come successe per la tragedia del Rione Traiano. I Carabinieri sono presenti in modo stabile all'Ospedale San Paolo dove il ragazzino è ricoverato. Il padre di Salvatore ci ha chiesto di far circolare la scritta che porta indosso sulla maglietta 'Lunga vita al mio nemico, affinchè possa assistere al mio successo' che è la frase che il piccolo Vincenzo vittima di una violenza inaudita sta ripetendo ai familiari e agli amici».



«Infine ci domandiamo come sia possibile che l'autolavaggio dove è avvenuto il tentato omicidio e la barbara aggressione sia ancora aperto. È incredibile che i titolari non abbiano chiuso per qualche giorno almeno per rispetto alla famiglia e per la vergogna di non aver impedito questa crudeltà di cui probabilmente sono anche in parte responsabili.
Adesso per tutti i protagonisti di questa vicenda vogliamo una pena esemplare. È bene precisarlo chi ha agito in questo modo non è un bravo ragazzo e non lo sarà mai», dicono ancora Borrelli e Simioli. «Voglio far sapere a tutti - spiega lo zio del giovane, Luigi Manna - che mio nipote sta meglio, che oggi ci ho parlato e abbiamo scherzato assieme, che sta reagendo bene anche se non ha compreso chiaramente quello che è successo. Non vogliamo vendetta ma certamente una giustizia rapida e implacabile per gli autori di questa barbarie».
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