Pd ai ferri corti: la festa dei Giovani spacca il partito

Pd ai ferri corti: la festa dei Giovani spacca il partito
di Paolo Mainiero
Giovedì 3 Settembre 2015, 10:39
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Il Pd non si fa mancare nulla, proprio nulla, e così anche un evento che dovrebbe favorire la partecipazione e il senso di appartenenza al partito può diventare terreno di battaglia, politica e personale. L’evento che divide è «FestaNapoli», promosso da Marco Sarracino, segretario dei Giovani democratici e componente della direzione nazionale del Pd.



Ebbene, la segreteria provinciale del Partito democratico, quella dei «grandi» per intenderci, non sostiene l’evento, anzi il segretario provinciale Venanzio Carpentieri nega il simbolo a Sarracino. «È il peggior gruppo dirigente della storia», è la bordata che il leader dei giovani riversa contro Carpentieri.



«Il simbolo non è mai stato chiesto e quelle di Sarracino sono critiche ingiuste e venate di ideologia», ribatte piccato il segretario. Il risultato è che, Carpentieri o non Carpentieri, a «FestaNapoli» il simbolo del Pd ci sarà perchè Sarracino non ha intenzione di darla per vinta a chicchessia. «Io faccio parte della direzione nazionale del partito e non devo chiedere il permesso a nessuno», fa sapere. Mentre Carpentieri, imperturbabile, annuncia che alla festa ci sarà. «Ho ricevuto un invito via mail, ci andrò a portare il mio saluto», chiarisce.



Sarracino e Carpentieri sono politicamente lontanissimi. Marco, tanto per cominciare, non l’ha mai sostenuto, per la segreteria sostenne Gino Cimmino. Sarracino, legato a Pippo Civati fino a quando questi non ha lasciato il Pd, è vicino ad Area riformista di Roberto Speranza. È uno di sinistra, per capirci, uno di quelli per cui il Pd non dovrebbe commettere l’errore di spostarsi troppo verso il centro. Per lui, un’alleanza con Ncd e Udc alle comunali sarebbe un’eresia. «Abbiamo visto - ricorda - quel che è successo a Torre del Greco dove l’alleanza con Ncd ha regalato la città al centrodestra. Se Carpentieri vuole continuare...».



Carpentieri pensa di continuare. «Credo - spiega - che ci siano le condizioni per un accordo con l’area moderata, un contenitore che va oltre Ncd e Udc. La fase di governo con Caldoro si è chiusa e si apre una nuova stagione». Immaginare che due tipi così distanti possano andare d’accordo è impensabile. Infatti i toni dello scontro sono altissimi. «C’è una classe dirigente che non ha inciso su nulla, se non sulle sconfitte», è l’affondo di Sarracino che invoca la rottamazione. «Ben vengano le nuove leve ma, ahimè!, spesso i giovani si intruppano in correnti», è la stoccata di Carpentieri.



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