Torre Annunziata. Gli avvocati: «Troppo caos dai giudici di pace, rifiutiamo i clienti»

Torre Annunziata. Gli avvocati: «Troppo caos dai giudici di pace, rifiutiamo i clienti»
Sabato 3 Ottobre 2015, 09:10 - Ultimo agg. 09:58
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TORRE ANNUNZIATA - «Siamo costretti a rinunciare ai mandati dei clienti per evitare di fare brutte figure». Il caos negli uffici dei giudici di pace diventa l’argomento principale dell’assemblea della Camera Penale di Torre Annunziata, e porta sul tavolo della discussione un problema molto sentito dall’intera Avvocatura oplontina. «I fascicoli sono in totale disordine, le sentenze da appellare addirittura introvabili: così preferiamo perdere il cliente, anziché perdere una causa». Gli avvocati Antonio Cirillo e Dario De Falco si sono fatti portavoce dei colleghi, spiegando il problema vissuto sia dai penalisti che dai civilisti. «Non ce la sentiamo di farci firmare un mandato che non possiamo onorare perché semplicemente non riusciamo a trovare un fascicolo – hanno spiegato all’assemblea che si è tenuta nell’aula gip del tribunale di Torre Annunziata – ma il problema più grosso è sicuramente per i colleghi più giovani che stanno vivendo difficoltà anche maggiori».



«Una situazione assurda – commenta Gennaro Torrese, presidente dell’Ordine degli Avvocati – sulla quale siamo informati e stiamo cercando di trovare soluzioni. Sappiamo che le difficoltà dai giudici di pace si stanno vivendo indifferentemente al penale e al civile, perché manca il personale e stiamo ancora aspettando il trasloco da via Vittorio Veneto all’ex istituto dei Salesiani». Nelle scorse settimane inoltre, era stato portato all’attenzione anche il problema dei rinvii di udienza a tre anni: cause del 2015 per le quale veniva fissata l’udienza successiva addirittura al 2018.



Intanto, ieri mattina la discussione, che è giunta al terzo e ultimo giorno dell’astensione proclamata dalla Camera Penale, ha permesso il confronto tra le varie anime della categoria, in particolare sul tema della sicurezza. L’assemblea – presieduta da Vincenzo Propenso – ha visto anche le proposte forti da parte di alcuni iscritti che hanno chiesto al presidente Antonio Cesarano «azioni forti per tutelare i penalisti».



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