Con l'entusiasmo di un bambino e l'inquieto dinamismo che da sempre caratterizzano il «fotografo di strada», come ama definirsi Ciro De Costanzo, lo sguardo vola, materializzandosi in fotogrammi sui gabbiani. Immagini di stormi in volo dai toni rinascimentali e dall'apparente serenità si fondono con quelle più cruente della ricerca del cibo, evocando la duplice essenza di questi volatili, ormai parte del nostro contesto urbano.
Dalla fiaba di Richard Bach in cui Jonathan Livingston impara a volare ovvero a vivere attraverso l'abnegazione, il sacrificio e la gioia si passa attraverso le foto al film Uccelli di Hitchcock, storia di critica sociale in cui la natura decide di ribellarsi al genere umano, invertendone i ruoli.
Il progressivo inurbamento trasforma i gabbiani in predatori che si ribellano all’egemonia dell’uomo, incutendogli paura e punendolo per tutti i suoi comportamenti sbagliati. Scatti ancora una volta testimoni del degrado esistente, che invitano a soffermarsi sulle difficoltà oggettive del vivere, ma al contempo sulle semplici bellezze che ci circondano e che spesso ci sfuggono e trascuriamo. Monito per tutti noi che desideriamo ancora volare liberamente. La mostra sarà in esposizione fino al 10 febbraio, in via Broggia, 10.