Banca delle feci umane: è boom di donatori negli Stati Uniti

Banca delle feci umane: è boom di donatori negli Stati Uniti
Martedì 18 Febbraio 2014, 15:16 - Ultimo agg. 17:38
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A pochi mesi dall'apertura un successo la prima "banca delle feci", nata negli Stati Uniti. Raccoglie campioni donati da volontari chiamati a partecipare ad un progetto: quello di donare i propri escrementi a chi sa trattarli e renderli adatti alla cosiddetta batterioterapia.





Obiettivo,la cura dell'infezione da clostridium difficile. Lo afferma il New York Times, secondo cui questo tipo di attività potrebbe avere un boom dopo alcune ricerche che hanno confermato che la batterioterapia fecale (cioè il trapianto di flora batterica da un individuo sano ad uno malato) funziona più dei farmaci.



La banca, nata all'interno del Mit di Boston dall'idea di due ex allievi, si basa su donazioni volontarie, e i campioni vengono poi trasformati in veri e propri farmaci in sacche sterili che vengono inviati a vari ospedali nel paese.



Il clostridium difficile è un batterio che vive normalmente nell'intestino, ma che in particolari condizioni diventa dominante sugli altri componenti della flora batterica, secernendo delle tossine che possono portare anche alla morte.



Nei soli Usa sono 1400 le vittime ogni anno di questo batterio, che recentemente è diventato estremamente resistente agli antibiotici ma che invece può essere sconfitto ripristinando i batteri buonì. «Le persone muoiono, ed è incredibile perchè sappiamo esattamente cosa serve a salvarle - spiega Mark Smith, 27 anni, ideatore di OpenBiome -. Le persone fanno la batterioterapia da sole, senza i requisiti di sterilità o le metodologie adeguate. Serve una soluzione intermedia finchè non arriveranno dei prodotti commerciali».



L'ultimo studio che conferma l'efficacia della batterioterapia per l'infezione è stato pubblicato nel 2013 sul New england journal of medicine. Altre ricerche, sulla base delle scoperte sull'importanza della flora batterica per la salute, potrebbero però espandere l'uso di questa terapia anche ad altre patologie, compresa l'obesità.