Linciaggio, rogo e coltelli in spiaggia: l'estate noir di Mercatello

Linciaggio, rogo e coltelli in spiaggia: l'estate noir di Mercatello
di Luciana Mauro
Sabato 30 Agosto 2014, 00:14 - Ultimo agg. 08:46
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Alle sette di mattina un’auto sfreccia davanti al pronto soccorso. Dall’abitacolo esce un ragazzo poco più che ventenne. Sanguina ad una mano e a un ginocchio, chiede di entrare in ambulatorio ed essere medicato. È visibilmente sconvolto, sembra appena uscito da una rissa, ma di fronte agli infermieri e ai medici che gli suturano le ferite nega di essere stato aggredito.



«Mi sono tagliato mentre pescavo le cozze», dichiara, aggiungendo che il fatto sarebbe avvenuto al largo della spiaggia libera di Mercatello. Poi dalla sua bocca non esce più una parola.



Dopo le medicazioni si allontana a piedi, di fretta. Ad attenderlo, all’ingresso principale del Ruggi, di certo c’è qualcuno motorizzato, ma nessuno vede che strada imbocca il mezzo con il giovane ferito a bordo. È uno dei tanti episodi che l’ospedale pubblico accoglie, ma le dichiarazioni del giovane non convincono i medici. Le ferite riportate dal ragazzo sembravano coltellate di striscio, più profondo il fendente che gli ha colpito la mano, forse nel tentativo di difendersi da qualcuno.
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